Un weekend con i grandi maestri della fotografia
I grandi maestri della fotografia in mostra in Italia, per passare un weekend nel segno dell’arte e della fotografia.
I Grandi Maestri. 100 anni di Fotografia Leica
Roma, Complesso del Vittoriano, fino al 18 febbraio
Ultimo weekend per poter ammirare in Italia la mostra dedicata alla rivoluzione fotografica portata negli anni Venti dalla Ur-Leica, il primo apparecchio con pellicola 35mm.
Oltre 350 opere dei maggiori e più prestigiosi autori – da Henri Cartier-Bresson a Gianni Berengo Gardin, da William Klein a Robert Frank, a Robert Capa a Elliott Erwitt e molti altri – decine di documenti originali, riviste e libri rari, fotografie vintage, macchine fotografiche d’epoca, compongono questa ricca esposizione che occuperà le sale del Complesso del Vittoriano di Roma nella sua unica ed eccezionale tappa italiana.
Henri Cartier- Bresson Fotografo
Palermo, Galleria d’Arte Moderna, fino al 25 febbraio
Questa mostra in 140 scatti è un’immersione nell’universo del grande maestro francese; un percorso che ne svela il sogno umanista all’interno del suo immaginario di riferimento, tra i suoi sguardi sulla contemporaneità e il sensibile ordine delle sue forme.
“Fotografare è riconoscere un fatto nello stesso attimo e, in una frazione di secondo, organizzare con rigore le forme percepite visivamente che esprimono questo fatto e lo significano. È mettere sulla stessa linea di mira la mente, lo sguardo e il cuore”, diceva Bresson.
Catania, Plenum Gallery, dall’11 febbraio al 4 marzo
Stefano De Luigi ha ripercorso in due mesi le peregrinazioni (lunghe dieci anni) per terra e per mare dell’eroe omerico Ulisse, con due iPhone. Si è spostato in autostop, macchina, autobus, battello, aereo partendo dall’odierna Turchia fino a giungere a Itaca.
Roma, Museo dell’Ara Pacis, fino al 7 marzo
La mostra raccoglie Le celebri immagini e gli storici reportage della più grande agenzia fotogiornalistica al mondo, 70 anni della Magnum Photos.
Dal reportage sui lavoratori immigrati negli USA, realizzato da Eve Arnold negli anni Cinquanta, ai ritratti di “famiglia”, teneri e intimi, di Elliott Erwitt; dalle celebri immagini degli zingari di Josef Koudelka, fino alla toccante serie realizzata nel 1968 da Paul Fusco sul “Funeral Train”, il treno che trasportò la salma di Robert Kennedy nel suo ultimo viaggio verso il cimitero di Arlington, attraversando un’America sconvolta e dolente.
Pavia, Scuderie del Castello Visconteo, dal 3 febbraio al 3 giugno
Un viaggio simbolico nell’universo antropologico del fotografo famoso in tutto il mondo per la “Ragazza afghana”, la Monna Lisa della guerra afghana ritratta a dodici anni in un campo profughi di Peshawar, partendo dagli scatti in bianco e nero del 1979/1980 nel suo primo reportage in Afghanistan, attraversando le finestre aperte su tanti angoli del mondo, attraversando l’India, la Birmania, dal Giappone al Brasile.
Fonte: huffingtonpost.it