Veronika Richterová, l’arte di dare nuova vita al PET
Nella Repubblica Ceca il PET (polietilene tereftalato, attualmente il più importante poliestere termoplastico al mondo) ha fatto la sua apparizione sul mercato solo dopo la caduta della cortina di ferro nel 1989 ma il consumo di bottiglie di plastica aumenta rapidamente ogni anno, arrivando a circa 60000 tonnellate di vari tipi di bottiglie in PET.
Nonostante la facilità di riciclaggio del PET, da cui si ricavano soprattutto materiali tessili, le bottiglie di plastica, se non cestinate come rifiuti speciali, hanno il grande svantaggio di non decomporsi nell’ambiente naturale. Da qui l’emergenza dettata dall’uso di tale materiale che, se non opportunamente riciclato, risulta una delle maggiori cause di inquinamento al mondo.
Così l’artista ceca Veronika Richterovà ha deciso di fare delle bottiglie di plastica il materiale privilegiato per le sue opere d’arte: dal 2004 si dedica al lavoro artistico con bottiglie di plastica. Il PET, facilmente malleabile, ha dimostrato di essere idoneo per soddisfare le sue idee artistiche, che ha chiamato PET-art. Utilizzando vari metodi di taglio, riscaldamento ed assemblaggio costruisce e crea, opere di plastica ricche di colori, dai coccodrilli alle piante fino ai lampadari.
Ma la sua ossessione per la plastica non si ferma qui: la Richterová ha raccolto negli ultimi anni oltre 3.000 oggetti di plastica in PET in oltre 75 paesi, come riporta ampiamente nel suo articolo “A Tribute to PET Bottles”. Insieme al grafico Michal Cihlář, ha tracciato e archiviato tutto ciò che riguardava il tema delle bottiglie in PET, creando un servizio che documenti le varie idee di persone sconosciute che utilizzano questo materiale in modo innovativo.