C’è una cosa che mi stupisce sempre quando la incontro, perché non è così scontata come dovrebbe e perché in un mondo pieno di rabbia e di frenesia come quello attuale è sempre più rara: la gentilezza.
Sembra banale, ma non lo è, e il suo effetto lascia una sensazione di benessere e gioia che se ne facessimo abbondantemente uso durante il giorno l’umanità sarebbe sicuramente migliore. Quando sono in giro mi capita di incontrare molto spesso quelli che definisco “disadattati emozionali”. Mi spiego. Se incrocio lo sguardo di una persona al supermercato, mentre passeggio in centro, in palestra, mi viene naturale sorridere, è un modo come un altro per trasmettere un mio stato d’animo, che in generale è positivo.
Se qualcuno si ferma per farmi attraversare sulle strisce, mi sembra normale alzare la mano e ringraziare, come mi sembra normale rispondere con gentilezza alla commessa del negozio che mi sta servendo, al benzinaio che mi fa il pieno, alla signora anziana che nella sala d’aspetto del medico mi racconta le vicissitudini della sua vita. Ed è normale essere disponibile con chi ha bisogno, fare un saluto ad amici che non si sento da tempo, ascoltare chi mi chiede un consiglio e rispondere con educazione anche quando non posso essere di aiuto.
E’ triste invece constatare che due volte su quattro non solo non si riceve lo stesso trattamento, ma si viene completamente ignorati. Lasciamo perdere poi i casi in cui se devi pagare un pacco di biscotti e la persona davanti a te ha fatto la spesa per tutto il mese non ti fa passare neanche morto, e per paura che tu glielo possa chiedere non si gira neanche. Che problema hanno queste persone che sembrano arrabbiate col mondo intero e piuttosto che rispondere a un sorriso “fanno vedere i denti”?
Essere gentili è più faticoso a volte che essere irruenti , aggressivi e persino maleducati, ma paga molto di più, perché di fronte ad un atteggiamento pacato e morbido anche il più stronzo è costretto a mollare la presa, e quello che dà un atto di gentilezza è qualcosa che fa sorridere il cuore e provoca un ritorno emozionale sempre positivo.
Molti pensano che la gentilezza sia sinonimo di debolezza, e che un atteggiamento strafottente sia invece indice di forza, ma non è così. Anzi. Quando incontro quei mezzi esauriti che in preda al delirio del lavoro, del tempo, dei doveri quotidiani, sono sempre di corsa e si rapportano con le persone con freddezza, indifferenza e spesso con maleducazione, capisco che molte persone hanno perso di vista ciò che è davvero importante, e di conseguenza i valori correlati, e la gentilezza è uno di questi. Ed è un valore che se non usiamo con gli altri, probabilmente non usiamo neanche con noi stessi.
Quante volte siamo giù di morale e un complimento improvviso ci fa sorridere e riportare il buonumore? O quando prendiamo il caffè al bar prima di andare al lavoro e lo prepara una persona che sorride e ci saluta anche? Che bello è? E al contrario, quando ringrazi per il buon caffè, sorridi e auguri buon lavoro a chi te lo ha preparato che era serio fino a due minuti prima e ti saluta invece con un bel sorriso , quanto gratifica? Magari quel piccolo atto di cortesia ha reso migliore la sua giornata.
Un po’ di gentilezza non costa nulla, ma crea nuova energia e un effetto domino molto potente.
Per creare nuove situazioni, rapporti più sani, e in generale un campo energetico migliore attorno a noi, basta poco: gentilezza, leggerezza, risate, e soprattutto la volontà di mantenere la propria vibrazione alta nonostante le difficoltà, senza farsi trascinare nel baratro dei problemi che aumentano se diamo loro una forza continua.
Come nel domino se facciamo cadere il primo pezzetto tutti gli altri cadranno a ruota, ma è diverso impostare un domino di positività da uno di negatività. Capite da soli cosa succede, la legge di attrazione non sbaglia.
Quindi scegliamo il bene ogni giorno, anche nelle piccole cose, e cerchiamo di essere gentili con tutti, anche con chi a volte non se lo merita, perché prima o poi capirà anche lui, magari non con noi ma non avremmo interrotto il nostro domino per un pezzetto che non vuole cadere. Facciamo del nostro meglio, nei limiti della nostra umanità e delle situazioni che viviamo.
Non è facile ma è possibile, un passo alla volta, un sorriso alla volta, certi che si può migliorare la qualità della nostra vita a prescindere da come si comportano gli altri. E in ogni caso rimarrete stupiti di quante persone risponderanno a un sorriso inaspettato.
Buon cammino anime gentili.