URAGANO
di Antonio Di Bianco
Non ho più niente che tu possa strappare,
in questo lutto dettato dal dolore.
E’ così palese ciò che mi ha sconvolto.
Ho sofferto e sono stato ferito.
Da te, la luce della mia vita.
Occhi e incanto; uno stupore che evapora.
Non potrò più amarti.
Languidi sospiri che celano il segreto più oscuro.
Sono diventato un uragano di sentimenti.
Ho spezzato le tue catene e non ti permetterò di ostacolarmi ancora.
Scalerò le vette del tuo odio velato.
E sarò più forte.
I tuoi proiettili non mi colpiranno.
Lotterò con forza,
cancellerò il nostro passato.
E respirerò,
sarò un grattacelo di vita.
Non collimerò verso i tuoi terremoti.
Sarò finalmente quello che non ti aspetti.
Così sereno, così diverso.
Mi rimpiangerai.
E tu non mi mancherai.
Ludovica Dito
Ph: Benedetto Demaio
Sinossi emotiva della poesia: “Uragano”
Questa poesia, è stata composta a cavallo tra il 2015 e il 2016, ma è stata pubblicata solo alcuni anni dopo. A parte dalla mia storia personale ho tratto ispirazione da alcuni artisti, segnalo infatti: “Elle m’a aimé” di Kendji Girac (2014). “L’amore è una cosa semplice” Tiziano Ferro (2012). “Bellezza, incanto e nostalgia” Alessandra amoroso (2014). E infine “Skyscraper” Demi Lovato (2011).
Questo testo parla dell’accettazione della delusione dei sentimenti negativi che conseguono ad una storia finita in malo modo, ma anche della voglia di andare avanti e della speranza di chiudere un capitolo dopo aver sofferto per la persona sbagliata. Anche se parlo in prima persona, in realtà, mi riferisco a tutte le storie avute dall’adolescenza fino al 2016.
Ma analizziamo più in dettaglio; ho diviso il testo in sole due parti, perché nella prima parte parlo dei sentimenti negativi e nella seconda, la chiave di lettura cambia, quindi se al principio espongo sentimenti avversi, verso la fine i sentimenti mutano ed acquistano un taglio diverso, più positivo.
Vediamo meglio cosa scrivo all’inizio:
“Non ho più niente che tu possa strappare, in questo lutto dettato dal dolore. E’ così palese ciò che mi ha sconvolto. Ho sofferto e sono stato ferito. Da te, la luce della mia vita. Occhi e incanto; uno stupore che evapora. Non potrò più amarti. Languidi sospiri che celano il segreto più oscuro”.
Esordisco spiegando un dato di fatto, ovvero, “non ho più niente che tu possa strappare” cioè non c’è più niente che si possa fare per la relazione, perché non darò più nulla di me in tutto ciò, scrivo anche “questo lutto dettato dal dolore” quindi, sento sentimenti simili al lutto perché sto elaborando la fine del rapporto, pertanto mi sto staccando da qualcuno che credevo di conoscere e amare. Infatti “racconto” molto chiaramente, che “ho sofferto e sono stato ferito, da te, la luce della mia vita, (…) uno stupore che evapora” ovvero, gli atteggiamenti e i comportamenti dell’altra persona, non mi hanno protetto e sono stati lesivi del vincolo, pertanto faccio presente che il mio “stupore” ossia che le cose positive che credevo di vedere stanno scomparendo. Dichiaro anche che non potrò più amare l’altro, e qui mi rifaccio ad una vicenda di tradimento che mi ha visto come parte lesa. Non vorrò e non potrò mai amare chi tradisce, lo confermo apertamente, sono estremamente autentico con gli altri, detesto le menzogne.
Comunque nella seconda parte sottolineo che:
“Sono diventato un uragano di sentimenti. Ho spezzato le tue catene e non ti permetterò di ostacolarmi ancora. Scalerò le vette del tuo odio velato. E sarò più forte. I tuoi proiettili non mi colpiranno. Lotterò con forza, cancellerò il nostro passato. E respirerò, sarò un grattacielo di vita. Non collimerò verso i tuoi terremoti. Sarò finalmente quello che non ti aspetti. Così sereno, così diverso. Mi rimpiangerai. E tu non mi mancherai.”
In questo punto del testo “indico” che sono diventato un “uragano di sentimenti” vale a dire che le mie emozioni sono tramutate, perché mi voglio più bene, in altre parole cerco di far capire che non mi farò manipolare o tarpare le ali da persone che dicono di amarmi ma poi non si dimostrano coerenti. Pertanto scanserò gli ostacoli, cioè quelle persone, che staccherò dalla mia vita. Infatti, non a caso, nomino “l’odio velato e anche il passato” ossia, dimenticherò le storie d’amore malsane e anche quell’odio nascosto perché l’amore si dimostra, di fatto, le belle parole non cambiano il mondo, a cosa serve avere la dolcezza nelle labbra ma il veleno nel cuore?. Concludo poi con due frasi incisive “i tuoi proiettili non mi colpiranno, e, non collimerò verso i tuoi terremoti” vale a dire che, non considererò più certe azioni e certe persone, e non mi avvicinerò più a realtà tossiche che credevo di dover sopportare in funzione dell’amore. Infine, scrivo “mi rimpiangerai, e tu non mi mancherai” in parole povere, andrò via da qualcuno che mi ha fatto soffrire e porterò l’altro a sentire la mia mancanza, ma io non sentirò più la mancanza dell’altro, come potrei accogliere nella mia vita qualcuno che mi ha fatto soffrire? Pertanto sarò sereno e diverso, nella scelta intrapresa, cioè, quella di amare me stesso.
Molto spesso mi è capitato che “vecchie fiamme tornassero dal mondo dei morti, pretendendo un contatto” sbandierando la pretesa di essere amici e vicini nella vita di tutti i giorni, ma questa è una possibilità che avrei felicemente accolto nel momento in cui non avessi subito delle angherie; naturalmente le mie risposte a queste pagliacciate sono sempre state un “no tombale”.
Ad oggi ho fatto solo due rarissime eccezioni, la prima con qualcuno con la quale sono stato legato in adolescenza, potessi tornare indietro non mi sarei riavvicinato a questa persona neanche per tutto l’oro del mondo. Praticamente il suo atteggiamento è stato incisivo nel fare in modo che tutti gli amici che avevamo in comune mi ostracizzassero, grazie al suo comportamento da “santa martire vittima per tirare l’acqua al suo mulino”, riusciva a creare le condizioni affinché tutti si schierassero dalla sua parte, e ovviamente visto che c’era proprio un amore così forte e puro nei miei confronti, ha lasciato che questo accadesse, senza mai dire agli altri di farsi gli affari propri o provare a non metterli in mezzo. Ricordo quanto sia stato pesante il vincolo con questo essere umano, tutto era forzato, avevo continui ultimatum, mi sentivo obbligato a legarmi più forte di quanto potessi sostenere e oltretutto non ero mai capito e trattato con cura in un momento della mia vita in cui ne avrei avuto veramente bisogno. Alla fine, ho potuto dare a questa persona l’addio che meritava, perché non era poi cosi buona e brava come voleva far credere a tutti, me compreso. A volte mi viene da ridere, perché non so davvero come abbia potuto avvicinarmi a certi soggetti.
Ad ogni modo, la seconda eccezione è più recente e adulta, non so se funzionerà ma ci sto provando; mi sono chiesto spesse volte perché le persone siano così complicate in amore o nelle relazioni, con questo non sto dicendo che tutte le mie relazioni siano tossiche o complicate, anzi; ma ovviamente per necessità di sinossi mi sto concentrando solo su questa piccola fetta (grazie a dio) di legami non proprio fantastici avuti in passato, ma a volte, ho avuto la sensazione che la gente si chiuda a riccio e tratti i rispettivi partner come sacchi da boxe, invece di trattarli come esseri umani. Con “Uragano” ho avuto modo di spiegare la mia versione delle cose, bisogna sempre lasciare andare chi non ci merita.
Questa poesia è stata inserita nel giornale “Intimità” del 7 Marzo 2018. E ben due anni e mezzo dopo ritrova la luce grazie alla rivista letteraria “Zoomma.news” della Repubblica di San Marino.
Chi è Antonio Di Bianco
Antonio Di Bianco, dopo aver terminato il liceo Classico, si è laureato alla triennale di Scienze e Tecniche Psicologiche, dell’università G. D’Annunzio, di Chieti.
Ha terminato il suo ciclo di studi con una laurea magistrale in psicologia clinica e della riabilitazione presso l’università “N.Cusano” di Roma. Ed ha ornato il tutto con un master di secondo livello in “Human Resources Management” presso l’università “N.Cusano” di Roma, superato con il massimo dei voti. Parla quattro lingue e scrive dall’età di 16 anni.
La sua prima poesia “Tristezza” è stata pubblicata sulla Gazzetta Del Sud del 22 Novembre 2011.
Classificato al secondo posto, con la poesia “Innocenza”, nella sezione A, al IV concorso letterario “Domenico Zappone” indetto dall’associazione artistico culturale “Amici di Ermelinda Oliva (2012).
La sua poesia “Smuovi” è stata inserita nell’antologia “Guido Zucchi 2012”.
Semi-finalista, nella sezione “tema libero” con la poesia “Natale” alla V edizione del concorso Europeo Wilde, (2012).
Finalista, con la poesia “Natale” al premio internazionale di poesia “Emozioni poetiche”, inoltre la medesima è stata inserita nell’antologia “Agenda Dei Poeti 2013”.
Primo classificato, al concorso letterario nazionale, dell’associazione B-side (2013), nella sezione testi per canzone, con “Disperso”.
La poesia “Smuovi” è stata inserita nel giornale “Intimità” del 17 Luglio 2013.
La poesia “Un nuovo paio di occhi” è stata inserita nell’antologia “Guido Zucchi 2013”.
Semi-finalista, nel concorso scrittura attiva, indetto dall’associazione “Elementi Dinamici”, nella sezione testo-canzone, con “Hope” (2014).
Semi-finalista, nel XXVIII concorso e premio nazionale letterario, d’arte e cultura Giuseppe Gioachino Belli. Con “Scintille” (2016). Sezione poesia. La stessa è stata inserita nella medesima antologia.
Semi-finalista, alla 9° edizione del premio Wilde, nella sezione “Tema libero” con la poesia “La Luce”. E finalista nella sezione speciale “Localitour d’autore” con testo canzone “Mi sto ribellando con amore” (2016).
Tra dicembre 2016 e febbraio 2017 ha pubblicato diversi articoli per Blastingnews.com occupandosi di temi quali: eventi, politica europea e benessere. Qui alcuni articoli:
https://it.blastingnews.com/opinioni/2016/12/la-brexit-distruggera-il-regno-unito-001329709.html
Finalista, nella III Edizione del premio letterario per il Verso Giusto, di Arenzano, nella sezione testo canzone con “Spento”. (2017).
La poesia “Manchester” è stata inserita nel giornale “Intimità” del 26 Luglio 2017.
Finalista, nel XXIX concorso e premio nazionale letterario, d’arte e cultura Giuseppe Gioachino Belli. Con “Via da qui” (2017).
La poesia “Uragano” è stata inserita nel giornale “Intimità” del 7 Marzo 2018.
La poesia “Il destino degli innamorati” è stata inserita nel giornale “Intimità” del 9 Ottobre 2018.
La poesia scritta in spagnolo “Fenix” è stata inserita nella seconda edizione della rivista “Nefelismos”, Venezuela, Caracas, del 1 Novembre 2019.
Finalista, al IV concorso internazionale di poesia inedita “Il Tiburtino” con la poesia “Siviglia”. Indetto dalla casa editrice “Aletti Editore”. Gennaio 2020.
La poesia “Siviglia” è stata inserita nel giornale “Intimità” del 4 Marzo 2020.
Secondo classificato, con la poesia “Il destino degli innamorati” nel Contest nazionale di poesia “Free Poetry” del 31 Maggio 2020. Indetto dalla casa editrice Tomarchio Editore.
Finalista nel concorso “Antologia poetica accademia dei poeti” IV Edizione, di Castiglione Olona, con la poesia “Il destino degli innamorati” la stessa è stata inserita nella medesima antologia poetica, Settembre 2020.
Le poesie scritte in spagnolo “La luna de Barranquilla” y “Te he buscado” sono state incluse nel numero 28, della rivista letteraria “Trinando” Colombia, Bogotà dell’11 Novembre 2020. http://revistatrinando.com/pagina11.htm
La poesia tradotta in spagnolo “El destino del los enamorados” è stata inserita nella terza edizione della rivista letteraria Ámalon, Hermosillo, Sonora, Messico del 17 Novembre 2020.
https://www.editorial3k.com/revistaamalon003
Le poesie in spagnolo “El destino de los enamorados” e “Ruido” sono state incluse nel numero 37 della rivista letteraria “Aristos Internacionales” Alicante, Spagna. Novembre 2020.
https://aristosinternacional.com/poesia-en-espanol/
Le poesie scritte e tradotte in portoghese: “A lua de Barranquilla”, “Algumas pessoas”, “Te busquei”, “O destino dos apaixonados” e “Natal” sono state incluse nel numero 66, della rivista letteraria “Revista Conexão Literatura”. Brasile, San Paolo. 1 Dicembre 2020. http://www.fabricadeebooks.com.br/conexao_literatura66.pdf
Finalista nella sezione B della prima edizione del Concorso nazionale di poesia e prosa “Sei autori in cerca di editore” promossa dalla casa editrice Tomarchio Editore e in collaborazione con altri enti. Con il racconto “Guardami con nuovi occhi”. Dicembre 2020.
La poesia scritta in portoghese “Volim Te” è stata inserita nell’edizione numero 8 della rivista “Projeto AutoEstima”. Brasile, San Paolo. 10 Dicembre 2020.
http://www.fabricadeebooks.com.br/revista_projeto_autoestima_8.pdf
La poesia “La luna di Barranquilla” è stata inserita nella rivista letteraria “Zomma.news” della Repubblica di San Marino il 16 dicembre 2020, mentre la poesia “Natale” è stata pubblicata sulla stessa il 23 dicembre 2020, iniziando così una collaborazione ancora in corso. Qui alcuni esempi:
https://www.zoomma.news/la-luna-di-barranquilla-sinossi-emozionale/
https://www.zoomma.news/natale-poesia-di-antonio-di-bianco/
La poesia tradotta in spagnolo “Navidad” è stata inserita nel numero 38 della rivista “Aristos internacional” del 21 Dicembre 2020. Alicante, Spagna.
https://aristosinternacional.com/poemas-en-espanol-una-navidad-diferente/