venerdì , Novembre 22 2024

“Un’amicizia lunga milioni di anni” di Renata Rusca Zargar

Un’amicizia lunga milioni di anni

di Renata Rusca Zargar

L’alba lattiginosa si allargava sul bosco.

Le radici delle williamsonie cercavano di allungarsi nel terreno alla ricerca di un po’ di umidità, mentre le felci arboree stendevano i loro rami verso il cielo come enormi mazzi di fiori verdi.

Gli animali, intanto, uscivano dalle tane e dalle grotte e si mettevano in cammino.

 

Il saltoposuco, dritto sulle zampe posteriori, si appoggiava, invece, con le sue zampe anteriori, a un tronco di gingko, mentre i suoi tanti denti aguzzi erano in attesa di una preda.

Più avanti, c’era un piccolo stagno e, continuando il cammino, una laguna.

 

 

La proganochelide era in viaggio già da un bel pezzo. Come una tartaruga, procedeva lentamente verso lo stagno per dissetarsi. Aveva evitato attentamente ogni animale aggressivo anche se sapeva che la sua solida corazza la proteggeva dai numerosi malintenzionati.

Infine, era arrivata all’acqua.

Il sole era ormai alto nel cielo e faceva parecchio caldo.

 

 

-Ciao.- A parlare era un triadobatracus, praticamente, una rana gigantesca. -Come va?

-Non c’è male. Vengo da lontano; per fortuna, c’è un po’ di ombra nel bosco! Oggi, è una giornata bollente!!!

-Qui si sta al fresco. Ho sentito che ci sono molti pericoli nella macchia. Così, io rimango qui, vicino all’acqua e, se mi sento in pericolo, mi nascondo dentro lo stagno.

-Fai bene! Sono tempi parecchio rischiosi questi! –

Anche il saltoposuco aveva raggiunto lo stagno per bere ma, per il resto, era ancora a stomaco vuoto. Vedendo la rana gigante aveva pensato che sarebbe stata un ottimo cibo per lui, ma bisognava condurla lontano da lì.

-Buongiorno. – aveva detto, fingendosi simpatico -Come va?-

La tartaruga l’aveva guardato male e non aveva aperto becco.

Ma la grossa rana, che amava chiacchierare, aveva subito risposto:

-Non c’è male grazie. Oggi è il sole è rovente ma qui, vicino allo stagno, si sta davvero bene.

-Sì, lo vedo. Ci si sente subito rinfrescati.

-Io rimango sempre nei dintorni così non divento troppo accaldata. Non voglio bruciarmi la pelle!

-A me piace, invece, andare a scoprire il mondo. Ci sono paesaggi meravigliosi in questa nostra Pangea.

-Ah, sì? Piacerebbe anche a me vederli! Però, io ho bisogno dell’acqua, non posso allontanarmi più di tanto. Questo è il mio habitat.

-Certamente. Lo so. – aveva risposto il saltoposuco con un sorriso che metteva in luce i suoi molteplici denti appuntiti. -Ma, ovunque, ci sono acque, qui intorno. Anzi, più avanti c’è una bellissima laguna. Là ci si può bagnare con abbondanza, le acque riflettono i colori del cielo e accarezzano le zampe. –

La rana lo guardava con aria sognante. Come sarebbe stato favoloso andare in giro con quel nuovo amico!

La tartaruga aveva, invece, compreso tutto.

Così, con uno sforzo estremo, era avanzata fino alla rana e l’aveva spinta malamente in acqua.

-Che modi!- aveva strillato la rana offesa.

Tutti quei discorsi, però, erano stati ascoltati anche da un listrosauro e da un lariosauro.

 

 

 

-Vogliamo venire anche noi alla laguna!- avevano esclamato.

Il saltoposuco li aveva esaminati attentamente.

Sì, inutile accanirsi con la rana fannullona che stava ancora a sguazzo nell’acqua. Anche quei due avrebbero potuto essere un ottimo pranzo e persino un’abbondante cena!

-Benissimo! Andiamo. Non ci sarà molto da camminare, presto arriveremo in vista delle acque blu della laguna e delle comode rocce su cui appoggiarsi per ammirare il paesaggio.

-Andiamo!- avevano risposto i due semplicioni.

I tre erano, dunque, partiti.

– Mi hai fatto perdere una bella occasione!- aveva brontolato la rana.

La tartaruga, ancora affaticata dallo sforzo di salvare l’amica imprudente e credulona, l’aveva rimproverata:

-Sei stata molto sciocca ad ascoltare gli inviti di quel finto amico. I veri amici sono quelli che vogliono il tuo bene, che ti aiutano a fare meglio. Non hai visto, invece, che denti aveva quel bestione? Saresti stata un ottimo pranzo per quel mostro! E poi, tu non sai. La laguna è popolata da terribili plesiosauri che sono grandi il doppio del saltoposuco e hanno dei denti ancora più forti dei suoi. Lui stesso sarà in pericolo là!-

La rana si era commossa. Aveva capito che non bisogna seguire chi potrebbe portarci alla rovina, anche se, a prima vista appare affabile, ma dobbiamo sempre rispettare le buone abitudini.

-Staremo sempre insieme, amica mia, per sempre!-

 

Da quel giorno, sono trascorsi, ormai, circa duecentocinquanta milioni di anni.

La rana, anche se molto più piccola, e la tartaruga, con la sua forte corazza, sono ancora amiche.

Tutti gli altri, invece, sono scomparsi per sempre.

 

Renata Rusca Zargar è autrice di “Un buco nero nel cuore”

 

Il testo, dedicato ai ragazzi a partire dai 14 anni, tratta di cyberbullismo, bullismo, razzismo, droga, alcool, omofobia e adozione. Pur raccontando storie di fantasia, l’autrice si è ispirata a fatti di cronaca vera. Come ben sappiamo, purtroppo, è capitato che alcune persone si siano suicidate per aver visto circolare sui social la loro immagine in situazioni molto private. Oppure, può succedere che i giovani, in preda a droghe pesanti, perdano la consapevolezza di sé e del pericolo, tanto da arrivare persino a gettarsi da una scogliera. Hanno spazio nel testo anche le tematiche riguardanti l’adozione. Infatti, la protagonista, Rossana, anche se è stata adottata da due persone che l’amano molto, sente come un buco nero nel cuore e si chiede continuamente perché la mamma biologica l’abbia abbandonata.

La copertina è a cura di Zarina Zargar e la foto in copertina è di Samina Zargar, entrambe figlie dell’autrice.

Il romanzo, venduto sulla piattaforma Amazon, è disponibile sia nel formato ebook (euro 2,99) che cartaceo (euro 6,14).

Dalla sinossi: “Andrea non è solo: si è portato dietro, senza avvisare nessuno, alcuni amici con delle spranghe in mano. All’altezza del giardinetto, i bulli attaccano. […] Luigi è a terra, eppure continuano a colpirlo senza pietà: calci, pugni, sprangate. Miguel, sentendo le strazianti urla di dolore e di paura di Luigi, scappa.”

Le storie degli adolescenti si somigliano un po’ tutte, a Varese, come altrove. Cyberbullismo, razzismo, droga, alcool, spaccio, adozione, sesso…

Rossana è al centro di un gruppo di amiche e amici che vivono queste esperienze. Poi, qualcuno diventa adulto e altri, invece, non ci saranno più.

 

 

UN BUCO NERO NEL CUORE: Amazon.it: RUSCA ZARGAR, RENATA: Libri

 

Chi è Renata Rusca Zargar

 

Savonese, impegnata in ambito sociale, studiosa di cultura islamica e indiana, insegnante in quiescenza, ha pubblicato diversi saggi e romanzi anche con il marito Zahoor Ahmad Zargar.

L’ultimo nato è, però, una raccolta di lavori delle signore anziane che hanno seguito i suoi corsi gratuiti di Lettura e Scrittura Creativa: “Leggere e scrivere …per divertimento, raccolta di racconti, poesie, disegni, calligrammi dei Corsi di Lettura e Scrittura Creativa”, pubblicato da Amazon.

Si occupa della Biblioteca di volontariato Libromondo e, prima del Covid, portava i libri in prestito nelle Scuole. Cura un blog di cultura, ecologia e società Senzafine: Arte, Cultura e Società di Renata Rusca Zargar  link

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