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Il cuore di Rimini si infiamma per i terremotati del Centro Italia

Quando abbiamo iniziato a scrivere articoli per Zoomma abbiamo stilato una scaletta di eventi dei quali avremmo voluto dare notizia e di cui ci siamo poi effettivamente occupati: il cinema sotto le stelle degli Agostiniani, Rimini for Mutoko, P.assaggi di vino, etc. Ma non avremmo mai pensato che avremmo sentito il dovere di occuparci anche dell’Evento per antonomasia. Il terremoto in Centro Italia che alle 3.36 di mercoledì 24 agosto 2016, ha raso al suolo diversi piccoli paesi in quella fascia di terra ad alto rischio sismico che si trova tra Umbria, Abruzzo, Marche, Lazio. Paesi che oggi sono diventati tristemente famosi: Pescara del Tronto, Amatrice, Accumoli. Mentre scriviamo, le vittime sono salite a 250: tanti bambini, anziani. E molti turisti, che proprio in questi giorni affollavano queste zone dell’entroterra richiamate dal fresco, dai panorami montani, dalla festa dedicata alla pasta all’amatriciana, inventata – di dice – proprio ad Amatrice. E nel borgo oggi quasi del tutto scomparso, dell’Hotel Roma, con stanze occupate da una trentina di visitatori giunti per la sagra degli spaghetti all’amatriciana, resta in piedi solo il primo piano, perché tutto il resto è crollato.

 

Terremoto in centro Italia: i soccorsi sono stati tempestivi

I soccorsi sono stati tempestivi e mentre si iniziava a scavare per salvare i superstiti, per cercarne altri, o per recuperare i corpi, si è messa in moto la ‘macchina’ della Protezione civile italiana, orchestrata da Titti Postiglione, direttore dell’ufficio emergenze, assieme alle forze dell’ordine, alla Croce Rossa, ai volontari, ai tanti che in maniera coordinata e ordinata, si sono diretti verso le zone colpite dal sisma per prestare aiuto. Anche la Chiesa sta facendo la sua parte: già stanziato un milione di Euro dalla Cei per aiutare i terremotati e promossa per il prossimo 18 settembre una giornata di colletta nazionale nella quale le offerte raccolte saranno destinate alle popolazioni terremotate. La copertura mediatica dell’evento è pressoché totale in Italia e la notizia è rimbalzata anche all’estero, sulle pagine della stampa internazionale.

 

Terremoto: le parole di alcuni superstiti

Questo è un evento che fa riflettere, come ha raccontato uno dei superstiti del sisma: “Quando succedono queste cose, e sopravvivi, ti senti fortunato, e inizi a guardare la vita in modo diverso”. Si continuerà a scavare, ancora per tanti giorni, e non smetteremo di sperare nel miracolo, come accadde all’Aquila, di superstiti ritrovati anche tre, quattro giorni dopo dal crollo. Lo sciame sismico non si è fermato: la terra trema ancora, la paura è tanta.

 

Terremoto: la solidarietà si mette in moto, anche a Rimini

La solidarietà di cui è capace il popolo italiano – rodata, purtroppo, dai recenti tragici fatti dell’Aquila (2009) e del modenese (2012) – si è messa in moto e tanti centri raccolta si sono attivati per stoccare le derrate necessarie. Non vestiti, non alimenti deperibili, ma beni di prima necessità, scatolame, pannolini, latte in polvere, fazzoletti, coperte per chi è sfollato (1500 se ne contavano ieri) e senza casa (tre tendopoli allestite per complessivi 750 posti letto). Anche Rimini si sta dando da fare, mettendo da parte in questi giorni l’epiteto per il quale è universalmente riconosciuta, ‘capitale delle vacanze’, per lasciare spazio al suo cuore più generoso.

terremoto centro Italia raccolta alimentare

Il centro raccolta di Rimini presso ‘I Putti’ di piazzetta Teatini

Siamo andati al centro di raccolta allestito presso il noto bar di Rimini “I Putti”, in piazzetta Teatini. Perché proprio qui?, abbiamo chiesto al gestore, che ha risposto: “Qualcuno lo doveva pur fare. La Prefettura ci ha chiesto una mano, e ci siamo messi a disposizione”. L’interno della cantinetta è già pieno di scatoloni di pasta, pannolini, omogeneizzati e prodotti per anziani. All’esterno un gruppo di ragazze e ragazzi sta invece accogliendo le persone che, con flusso ininterrotto, arrivano con borse della spesa. Le ragazze ringraziano e smistano, mentre i ragazzi inscatolano. Cattolici, musulmani: oggi non c’è differenza religiosa o di altro tipo che tenga. Non c’è età che possa mettere distanza tra le generazioni. Non ci sono barriere culturali: sono cadute tutte, come le case di pietra di Amatrice. Oggi tutti hanno negli occhi le immagini di dolore e di distruzione, che girano ininterrottamente sulle tv o sui social, e nessuno riesce a tirarsi indietro, a far finta di niente. “Sono venuta a dare una mano, e sono ancora qui”, ci dice una di queste ragazze.

terremoto in centro Italia

 

Per onor di cronaca, i punti di raccolta tra Rimini, Riccione e San Marino (sulla base dei messaggi che sono arrivati su diverse chat di whatsapp) sono stati organizzati presso CellTell o Bar Stravizia e Putti a Rimini, Pascucci Bio a Riccione, Agenzia Immobiliare Provision a Borgo Maggiore (RSM), Bar Castello a Chiesanuova (RSM). Le derrate raccolte partiranno sabato 27 o domenica 28 agosto. Destinazione Rieti, dove poi verranno dirottate sui vari centri.

terremoto centro Italia

Intanto scende la sera. Si continua a scavare, incessantemente, mentre i sopravvissuti si guardano intorno: “Finirà come a L’Aquila, tra un anno verremo abbandonati”, racconta un uomo a Corriere.tv. Una lucida disperazione che interpella tutti; un grido che non possiamo lasciare inascoltato; una profezia che dovrà essere smentita.

 

Crick

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