Tendenza lettering: Milano fashion week 2017
Lettere, scritte, messaggi: gli stilisti dalle passerelle milanesi puntano sulla comunicazione e utilizzano i capi d’abbigliamento e gli accessori per trasmettere input ed idee.
Le sfilate milanesi hanno evidenziato un focus particolare su scritte e messaggi che decorano abiti e accessori. Non è un mistero che l’abbigliamento viene usato sempre di più per comunicare. Allora in questa fashion week, la moda diventa comunicazione pura e i capi il mezzo ideale per trasmettere le proprie idee. Se a New York la fashion week si è trasformata in un grande palcoscenico grazie al quale stilisti e addetti ai lavori hanno espresso le loro opinioni sui fatti di attualità e sulla nuova politica statunitense a Milano vince la libertà individuale e ogni brand interpreta il trend in maniera più personale.
Alessandro Michele, lo stilista che ha rivoluzionato Gucci creando un immaginario ricco di suggestioni e rimandi, gioca con la parola a partire dall’invito: le voci della cantante Florence Welch e del rapper ASAP Rocky sono state incise su un vinile personalizzato poi dalla fotografa Coco Captain con la scritta “What are we going to do with all this future?”(“cosa faremo con tutto questo futuro?”). Stessa riproduzione sulle T-shirt loggate e indossate da modelle “aliene” e scintillanti.
Donatella Versace adorna le sue donne sensuali e dark con parole che sanno di femminismo: courage, loyalty, love.
Jeremy Scott per Moschino punta tutto sull’arte dell’imballaggio e fa sfilare le modelle con abiti che riproducono materiale da imballaggio, da Kendall Jenner alle sorelle Hadid decorati dalla scritta “fragile” e dall’immancabile logo della maison milanese.
Sportmax, Grinko, Cristiano Burani, Angelo Marani e Vivetta, tutti i designer italiani che scelgono di comunicare il loro messaggio sulla passerella. Le certezze sono poche, la coerenza nello stile di Emporio Armani è una di quelle.