Il sushi: errori da evitare
Il cibo Giapponese è ormai diventata un’abitudine comune diffusa in tutta la Penisola:; che si tratti di andare in un “all can eat” o in ristoranti più ricercati, tutti, almeno una volta, abbiamo mangiato del sushi o del sashimi.
Ma anche tra le persone che abitualmente degustano e apprezzano queste pietanze, si perpetuano degli errori. Ecco una lista per poter evitare i più comuni.
Le bacchette
Partiamo dalla parte più difficile (diciamolo chiaramente: se molti occidentali sono bravi ad usare le bacchette, sono molti di più quelli che non ne vogliono sapere!): separate le bacchette senza sfregarle per eliminare le schegge, potreste offendere il ristoratore o lo chef, e appoggiatole utilizzando l’apposito poggia-bacchette o il bordo del piatto (mai sopra alle ciotole o infilate dentro al riso).
Portate il sushi alla bocca con le bacchette senza morderlo: il sushi va mangiato intero, a parte nel caso in cui sia troppo grande, esempio il Temaki, che va mangiato con le mani.
L’errore più grande rimane il non saper usare correttamente le bacchette: qui di seguito un breve video che spiega la tecnica.
La salsa di soia
Solitamente, si usa “immergere” nella ciotola della salsa di soia i nigiri (cuscinetti di riso con pezzettini di pesce crudo, ndr.), facendo assorbire la salsa al riso e coprendo il gusto delicato del pesce: i nigiri vanno intinti poco e dalla parte del pesce. In questo modo, si arricchisce il sapone e si evita che il riso si rompa perché troppo bagnato. Una volta intinto, il nigiri va subito mangiato senza essere scosso.
Stesso discorso anche per altri tipi di sushi, come il sashimi.
Lo zenzero
Molti sono soliti mangiare lo zenzero sottaceto come guarnizione sul sushi. Sbagliato: lo zenzero va mangiato solo per pulire la bocca tra un tipo di pesce e un altro, esempio dopo del tonno prima di passare al salmone. Quindi, mai mischiare lo zenzero nello stesso boccone con del pesce.
Diversamente da quella che è la cultura occidentale, che prevede che, per educazione, non si debba far rumore ingerendo cibi liquidi, il ramen (zuppa giapponese a base di di uova, carne e noodle, ricca di aromi orientali, che danno un sapore molto deciso al brodo, ndr.) andrebbe apprezzato con gusto. Per far ciò, e rendere onore al cuoco che ha preparato la pietanza, occorre una bevuta rumorosa, che facilita anche il raffreddamento dei noodles!
Il wasabi
Il wasabi (radice dal sapore molto forte) non va mai intinto dentro la salsa di soia: è già presente in diversi tipi di sushi, ma se volete aggiungerlo, adagiatelo sul pesce.
La zuppa di miso
La zuppa di miso viene mangiata da molti con il cucchiaio, cosa ovvia per noi occidentali. In realtà, sarebbe meglio berla direttamente dalla ciotola.
Il sushi
Esistono tantissime varietà di sushi, i cui nomi cambiano a seconda dei ripieni, delle guarnizioni, dei condimenti e in base al modo in cui sono combinati gli ingredienti.
Inoltre, per quanto riguarda il sushi, un famoso chef giapponese ha compilato un decalogo di comandamenti da rispettare per chiunque voglia mangiarne, un po’ rigido per quanto riguarda noi occidentali, ma sicuramente in linea con quella che è la cultura del Paese del Sol Levante:
- Un pranzo a base di sushi dura dai 10 ai 15 minuti.
- Il sushi si mangia a pranzo, non a cena.
- Il sushi non si gusta solo con la bocca, ma anche con l’olfatto.
- Cerca un locale piccolo e dai soffitti bassi.
- Usa le mani e non solo le bacchette quando mangi il sushi.
- Mangia il sushi subito, appena servito: il riso così è ancora caldo.
- Lo chef aggiunge la salsa di soia e il wasabi. Non serve che tu ne metti altro.
- Accompagna il sushi con un goccio di sake (bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione del riso).
- Assapora il sushi, non distrarti in chiacchiere.
- Segui questi 10 comandamenti quando vieni a mangiare il sushi nel mio ristorante. Altrimenti farò finta di essere pieno quando chiamerai per prenotare.
Fonte: tpi.it