Ultimo capitolo della Storia dei Castelli
L’Ente Cassa di Faetano ha pubblicato il video integrale della presentazione di “Città di San Marino“, IX e ultimo capitolo della collana Storia dei Castelli di San Marino, promossa dall’Ente con Banca di San Marino e Leasing Sammarinese.
Relatori:
• Maurizio Zanotti – presidente Ente Cassa di Faetano
• Ercole Sori – direttore Centro Sammarinese di Studi Storici dell’Università di San Marino
• Girolamo Allegretti – storico, responsabile scientifico del progetto
Il video è online sul canale Youtube dell’Ente di Faetano.
Libro dal taglio divulgativo
Il volume, oltre alla cura ed al quadro storico di Allegretti, contiene interventi e saggi di esperti, ricercatori e firme affermate in campo storiografico e scientifico, mantenendo comunque un taglio divulgativo, aspetto che ha caratterizzato la collana fin dall’inizio. Il disegno di copertina, raffigurante Città, è stato affidato a Valerio Adami, un “gigante” del pop italiano, affermato a livello internazionale.
Gente e territorio, istituzioni e cultura
Il castello di Città è certamente quello più rappresentativo dell’identità sammarinese e racchiude tutti quegli elementi che la caratterizzano agli occhi di tutti: il profilo del Monte Titano, le tre Torri, il Palazzo Pubblico e la Pieve, e soprattutto quella Libertas che spicca nello stemma. Dietro tutti questi elementi, già descritti in numerose pubblicazioni, si nasconde la vita di una comunità, che ha abitato – ed abita – questo luogo, che gli ha dato una vera e propria forma attraverso un lavoro ed uno sforzo immani. Lo stesso Allegretti nella prefazione al volume sottolinea come l’intento generale della collana sia quello di scrivere la storia della gente e del territorio, delle istituzioni e della cultura “più che di ‘illustrare’ glorie e monumenti illustratissimi”. Da questo sguardo, caratteristico dell’approccio della storia locale, nasce una lettura inedita ed originale di questa città di pietra. Continua Allegretti “Si è seguita, pur rifiutando ogni tentazione aneddottica, la strada delle tranches de vie, pezzi di storia, aspetti di quotidianità, casi esemplari, ma sempre con la barra puntata sul globale e sempre in ottica comparativa. Abbiamo volutamente cercato una storia minore e dimenticata (…) ma abbiamo voluto anche vedere e far vedere la Città nuova (…) che ha conosciuto anche momenti alti di cultura e innovazione che hanno lasciato realizzazioni importanti. Momenti e realizzazioni che, molto più dell’enfasi dell’800 e del primo ‘900, riallacciano i nostri giorni a quelli di un paese che la sua storia seppe costruire pietra su pietra, in povertà e libertà.”