Lamentarsi….a cosa serve?
E’ un’abilità o un’abitudine?
Lamentarsi consiste nel manifestare il proprio dispiacere, dolore per qualcosa che non è andato come volevamo noi, ma anche manifestare disappunto, disapprovazione o delusione nei confronti di qualcuno a causa di un suo atteggiamento o comportamento.
Oramai sembra diventato un luogo comune, un’abitudine acquisita della quale spesso non ne siamo neppure consapevoli.
“La mia vita non è come vorrei, non sai cosa mi è successo, ce l’hanno tutti con me, nessuno mi aiuta e mi considera, per non parlare poi della mia salute che inizia a vacillare”!
Quante volte lo hai sentito dire da qualcuno o da te stesso?
Eppure la vita è fatta anche di eventi spiacevoli, di persone che non sono come vogliamo noi e di tante lezioni da imparare.
Sta di fatto che continuare a lamentarsi non porta a soluzioni.
E’ come girare tante volte attorno ad un problema senza essere coscienti di quale sia il vero problema!
Lamentarsi sfogandosi con qualcuno genera un immediato senso di “sollievo”, sempre se si ha la fortuna di incontrare una buona anima disposta ad ascoltare i lamenti, ma nel medio-lungo termine genera frustrazione e spesso sensi di colpa inconsci se la lamentela è rivolta verso una persona in particolare.
“Non fare altro che brontolare e non agire – ecco come si butta via la vita “ William Morris
Ecco allora 3 passi per smettere di lamentarsi:
- Impara ad ascoltarti quando parli.
“La mia regola è usare soltanto parole che migliorino il silenzio” Eduardo Galeano
Quando ti accorgi che stai iniziando a brontolare fermati e pensa se quello che stai per dire è utile oppure no. Se non lo è preferisci il silenzio e chiediti “Che cos’altro potrei pensare?”
- Allenati ascoltando video o tracce audio costituiti da “parole di trasformazione “che danno una nuova direzione alla mente, in modo che tu possa avere nuovi punti di vista, concetti e idee.
“La mente è uno splendido meccanismo, usalo, ma non farti usare “ Osho
Il cervello va allenato, se per anni ti sei lamentato inconsciamente non puoi pretendere in 2 giorni di
cambiare il tuo dialogo…nonostante questo sforzati e inizia a farlo!
3) Impara ad accettare ciò che non va come vorresti e guarda oltre l’apparenza.
“Non ci sono fatti ma solo interpretazioni “Friedrich Nietzsche
Ogni evento, situazione anche se spiacevole porta con sé un insegnamento.
Spesso infatti non sono gli eventi in se che ci creano dispiacere o dolore ma è l’interpretazione che diamo noi a quegli eventi.
Chiediti allora:” Che cosa c’è qui per me?” Che cosa posso imparare in questo momento?
Sforzati a cercare il buono che c’è e abbi fiducia nel flusso della vita.
Ricorda che è più facile fare come fa la maggior parte delle persone, se tutti si lamentano ci si sente quasi giustificati a farlo.
La differenza è che quando scegli di lasciare andare le lamentele e ti assumi la responsabilità delle tue parole ti renderai conto che a volte è più utile rimanere in silenzio e utilizzare le tue energie per agire e fare qualcosa di diverso per cambiare le cose!
Quindi, cos’hai deciso?