Il diavolo oggi mi guarda bizzoso.
-No, proprio non posso venire-rispondo
Sorride maligno, mi calca la mano alla spalla.
Ha rada barbetta, ha occhiali, un aspetto dimesso.
E’ tipo alla mano: non arie
da duro e nemmeno da padreterno.
Di solito tace; se parla discorre da stolto:
di gare e bisbocce, di giochi d’azzardo,
di vita un pò frivola e grama.
Talora lui gioca a vestire altrui panni:
camuffa la voce, si fa dottrinale,
e dice un pò in greco e in latino.
Talaltra si fa birichino,
si calca il cappello sugli occhi
a sfuggire la gente dabbene:
frequenta osterie, bestemmia,
schiavazza, spetazza, sputacchia.
Io aspetto il meschino: so che fa ore tarde.
In punta di piedi, ecco entra, socchiude la porta, si toglie il cappello,
e poi,screanzato,
si butta sul letto al mio posto
e dorme beato
Giuseppe Macina