Il primo tatuatore del Regno Unito
La pratica del tatuaggio oggi è molto popolare e molto diffusa, e, sotto molto aspetti è considerata una vera e propria forma di arte.
Fino all’8 gennaio 2018 il National Maritime Museum Cornwall, a Falmouth in Cornovaglia, Regno Unito, ospita la mostra “Tattoo: British Tattoo Art Revealed”, un’esposizione che ripercorre la storia del tatuaggio nel Regno Unito attraverso più di 400 opere d’arte, fotografie e manufatti storici. Uno dei protagonisti della mostra è Sutherland Macdonald, considerato il primo tatuatore professionista del Paese.
La moda del tatuaggio nell’Inghilterra vittoriana iniziò dopo che l’equipaggio dell’esploratore James Cook, durante un viaggio nel sud del Pacifico, entrò in contatto con l’usanza polinesiana di decorare la pelle con l’inchiostro. Macdonald iniziò a tatuare nel 1880 mentre era di servizio nell’esercito britannico, poi nel nel 1889 Macdonald la sua attività di tatuatore si estese nei bagni turchi di Londra, dove i clienti pagavano per farsi decorare la pelle. Infine, nel 1894 aprì il suo studio personale ad Aldershot, Hampshire anno in cui ricevette anche un brevetto ufficiale per poter utilizzare la macchinetta elettrica che aveva inventato.
Fu un vero pioniore nell’arte del tatuaggio, sperimentò varie tecniche, usò utensili e strumenti giapponesi in avorio per ottenere degli effetti particolari, e fu uno dei primi ad adoperare il blu e il verde; ma soprattutto fu un vero artista, come dimostra l’esposizione dei suoi lavori, tanto che ufficializzò una nuova categoria professionale, quella del tattoist, un incrocio tra le parole tattoo e artist. Tra i suoi clienti anche parecchi nomi famosi, dai figli della regina Vittoria e i sovrani di Norvegia e Danimarca. Del resto i tatuaggi stavano diventando sempre più diffusi, anche grazie al fatto che re Eduardo VII e suo figlio si erano fatti tatuare a Gerusalemme e in Giappone.