Obbligo di soccorso nei confronti di animali in caso di incidenti
SAN MARINO. Mai più animali, vittime di incidenti, lasciati agonizzanti per strada. Chi investe un cane o un gatto, o qualsiasi altro animale, non può più fare finta di niente e continuare la sua corsa, ma è obbligato a fermarsi per prestargli soccorso in maniera tempestiva. Lo stesso obbligo viene previsto anche per le persone coinvolte nell’incidente. Così il Cgg (nella seduta consiliare di oggi) ha modificato il Codice della Strada (Obblighi in caso di incidenti), inserendo l’art 45 bis che equipara lo stato di necessità di trasporto di un animale ferito a quello di una persona. San Marino recupera cosi il ritardo accumulato rispetto a Paesi come l’Italia, che già da più di 5 anni prevede sanzioni per chi non presta aiuto. Il provvedimento è partito da un progetto di legge di iniziativa popolare: è infatti stato proposto da Emanuela Stolfi, presidentessa dell’Apas, Associazione per la protezione degli animali sammarinese. Ne parliamo con lei.
Molti di noi, quando si ritrovano davanti un animale terrorizzato e ferito hanno paura e non sanno come intervenire. Cosa dobbiamo fare? Chi dobbiamo chiamare?
Intanto fermarsi per constatare la situazione, soprattutto e a maggior ragione se si è i responsabili,( per quanto involontari….) dell’investimento. Fatto questo ci si deve subito attivare per chiamare i soccorsi, contattando la CENTRALE OPERATIVA INTERFORZE ai numeri 0549/887777 (Polizia Civile) oppure 0549/888888 (Gendarmeria) spiegando l’accaduto e chiedendo di contattare nell’immediato il medico Veterinario di Stato reperibile, riferendo naturalmente di che animale si tratta e dove è avvenuto l’incidente. Medesima responsabilità di allertare i soccorsi hanno anche le persone che pur non essendo responsabili dell’incidente ne restano coinvolte perché indotte a fermarsi.
Come comportarsi se un animale, vittima di incidente stradale, è vigile ma impaurito e la sua reazione mette a rischio non solo la sua incolumità, ma anche quella delle persone? Cosa non deve essere assolutamente fatto in queste circostanze?
Comportarsi come sopra, anzi a maggior ragione adoperarsi perché i soccorsi siano più celeri possibile data la reazione dell’animale. Ovviamente si dovrà evitare di avvicinare l’animale, di spaventarlo con gesti o urla, e cercare di deviare il traffico per evitare un ulteriore investimento dell’animale stesso.
Esistono manovre di rianimazione e primo soccorso per salvare l’animale in attesa delle cure del veterinario?
Esistono certo, ma devono essere praticate da persone esperte e autorizzate, es un veterinario. In assenza di tali figure è bene non rischiare e non avventurarsi in operazioni sbagliate, che possono nuocere all’animale ferito, o rischiose per l’incolumità del soccorritore stesso (es morso, calcio, ecc).
Meglio portare l’animale ferito in una clinica veterinaria o chiamare i soccorsi? Chi paga le spese delle cure mediche?
Se si tratta di un piccolo animale di affezione, es gatto o cane di piccola taglia, che non si dimostra aggressivo, per accelerare l’intervento sarà possibile caricarlo sul proprio mezzo e condurlo presso l’ambulatorio veterinario più vicino. Se l’incidente si verifica nelle ore serali o notturne, occorre chiamare i soccorsi come sopra indicato. Nel caso di un cane regolarmente iscritto all’anagrafe canina le spese potranno essere a carico del proprietario. Già da qualche anno anche per diversi gatti di proprietà è possibile l’applicazione del microchip, cosa che avviene ora anche per i randagi, per i quali provvede in diverse circostanze l’APAS.
Sono presenti ambulanze veterinarie sul territorio?
Al momento no purtroppo ma auspichiamo che tale servizio possa divenire una realtà quanto prima.
A quali conseguenze si va incontro per la mancata osservanza di quest’obbligo?
A sanzioni amministrative che ammontano a diverse centinaia di euro, in base alla categoria che fa riferimento al grado di responsabilità, ovvero chi investe un animale e non si ferma, o chi coinvolto nell’incidente, non si prodiga per attivare i soccorsi.
In ospedale con gli animali: in alcune regioni italiane è possibile ricevere la visita del proprio amico a 4 zampe. A San Marino?
Si è così e riteniamo questa norma all’avanguardia per valore civico, umano ed etico. A San Marino ancora non è possibile far entrare gli animali di affezione nelle strutture sanitarie e socio sanitarie ma ci stiamo lavorando. Abbiamo già il testo pronto, lo stiamo completando nelle premesse, dopodiché passeremo alla raccolta firme per presentarlo ancora una volta con la formula, a nostro avviso molto democratica, dell’iniziativa popolare.