giovedì , Gennaio 2 2025

Nell’anno che verrà fate di qualcuno a cui volete bene la vostra stella segreta

L’anno che sta arrivando…

“Fate di qualcuno a cui volete bene la vostra stella segreta”.

Gli ultimi giorni dell’anno sono sempre accarezzata dal desiderio di tracciare nuove rotte, e pensare con morbidezza a chi, a cosa ha lasciato tracce importanti in me, andando a disegnare l’identità di una nuova me stessa.

“Nessuno mi conosce meglio del mio diario, non c’è persona che sappia come io sto meglio di lui”, in tutti i giorni del 2024 ho avuto cura di un diario e lui di me, penso sia il valore che mi ha curato di più.

Ho cominciato il 2024 scrivendo a un diario, un diario umano, l’ho fatto ogni giorno e oggi ho un testo bellissimo che custodisco come un tesoro, con già un numero infinito di pagine, un arazzo che ogni giorno va a tracciare nuove trame bellissime che disegnano meraviglie.

A volte ho fatto come Penelope che il giorno tesseva la tela e la notte la disfaceva, per fare sempre ricominciare l’incanto.

Un abbraccio e un ponte tra il mio vecchio e il mio nuovo anno: un po’ rampa di lancio e un po’ porto sicuro che mi accoglie, un adoratissimo ossimoro.

Non è cambiato il mio modo di vivere le emozioni, sempre molto intenso e pieno, sta cambiando piano piano il mio viso e il mio corpo, non le mie passioni, ho scritto tantissimo, a volte condividendo con gli altri, a volte solo per me stessa, ho scritto pochissime lettere ho avuto cura di una persona speciale.

Ho ancora voglia di spiare nel futuro per avere le risposte che non ho oggi, ma mi godo anche il presente, la dolcezza di un’emozione che mi nutre, la pienezza di uno stato d’animo, la suggestione di una parola di un’immagine, di un pensiero condiviso che produce all’interno di me stessa la magia di un caleidoscopio che mi proietta luci che amplificano la realtà, rendendola ancora più preziosa e certamente più leggera e divertente.

In questo anno mi sono spesso sentita dentro a un caleidoscopio, un gioco molto semplice, un tubo che contiene specchi e pezzetti colorati di plastica o vetro. Ruotandolo si possono vedere disegni colorati, figure geometriche simmetriche che cambiano colore e forma, senza mai ripetersi.

Nel 2024 ho avuto la fortuna di godere di questo spettacolo ogni giorno, tante sono state le prove da affrontare ma una consapevolezza del cuore mi ha sempre sorretta su ogni scala di vetro che ho attraversato e percorso, potevo condividere la mia luce e la mia ombra con qualcuno che l’avrebbe compresa, magari un po’ “alla lettera” inizialmente, ma sempre con la volontà di andare oltre l’apparenza per raggiungere la parte più vera di me e spesso anche la più morbida.

47 anni di vita per costruire muri e solide recinzioni e solo un anno per abbatterle tutte…con piacere!

Sono spesso andata a letto con una suggestione, uno stimolo, sognando tanto e aspettando di svegliarmi per poter condividere il mio pensiero e dare forma a una nuova immagine, da rielaborare e accessoriare all’infinito.

Questo pensiero al risveglio ha assolutamente ammorbidito ogni difficoltà e impegno della giornata, proiettandomi nel nuovo giorno con passo leggero e con il cuore aperto.

“Fate di qualcuno a cui volete bene la vostra stella segreta”.

Forse è questo il segreto della felicità, sapere sempre estrarre tra i tantissimi incontri che ogni anno ci riserva, quello speciale, quel frammento di magia che senza nessuna difficoltà ci accende qualcosa dentro ci fa vibrare e sentire meglio con la sua sola presenza.

Quell’incontro e quell’innesto che resterà per sempre con noi, dentro di noi.

Un filo, un nastro di seta che ci sostiene senza mai strattonarci,”se ti devi spiegare troppo ti stai raccontando alla persona sbagliata. Quando con il tempo si viene a creare un vocabolario condiviso ed è sufficiente una parola per capirsi e creare un firmamento interiore senza dubbio stai dialogando con la persona giusta per te”.

A volte mi sono fatta venire le rughe nella difficoltà di spiegarmi a qualcuno, neanche avessi dovuto farlo in aramaico, questa volta no.

Condividere è unbisogno innato che si manifesta già dai primi anni di vita, trovare le persone con cui farlo non è altrettanto automatico, è la ricerca della vita, si cerca durante tutto il corso dell’esistenza  di dare un’identità precisa ai “cittadini onorari del nostro strambo mondo” ai più (quasi a tutti)si nasconde quello che si desidera manifestare alle proprie persone speciali.

Un dizionario condiviso è un luogo dell’animo fatto di parole. Le parole salvano le parole curano le parole alleggeriscono.

Se penso al mio 2024 in numeri estraggo:

1 la domanda frequente di questo ultimo anno “E prima come facevo?”

1 la sinapsi immediata che si attiva “Cosa ho fatto di così buono nella mia vita per meritarmi un regalo così grande?”.

La risposta ha radici nel passato e ali nel futuro.

 

 

 

 

 

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