Elegante, ben recitato e ben girato, “Mr. Holmes – Il mistero del caso irrisolto” (diretto da Bill Condon e interpretato da Ian McKellen nel ruolo del famoso investigatore Sherlock Holmes), è un film bello, forse lento nella prima parte, per quanto dinamico e sorprendente nella seconda. Ogni reparto della produzione ha lavorato bene, con rispetto, sacrificio e classe. L’attenzione per gli interni, per i costumi è superlativa, la maestria di McKellen è eccelsa, così come la dinamica e pulitissima luce, stupenda la musica. Holmes, l’investigatore sbeffeggia divertito la sua immagine riprodotta al cinema, dopo il successo delle sue avventure scritte dal fidato Watson, l’indivisibile amico che ha abbandonato il nostro protagonista in età avanzata.
Holmes è un uomo anziano, molto anziano, novantatré anni. Ritiratosi in campagna, oramai stanco e ma ancora alla ricerca di una risposta, lotta contro la memoria che svanisce e si perde a causa dell’età, forse della demenza senile, Dimentica frammenti di vita, ricordi importanti. Non vuole dimenticare, deve ricordare ancora perché sente di non avere risolto fino in fondo il proprio dramma personale. Beve una tisana ricavata da foglie di una pianta “pepe del Sichuan” portata da un viaggio in Giappone con proprietà mediche specifiche per la memoria, legge i racconti della sua vita critti da Watson, va al cinema e rivede un film tratto proprio da quel caso che lui ritiene ancora irrisolto (Divertente l’eleganza dei suoi commenti verso gli attori). È un uomo estremamente intelligente e arguto, affascinate e piacevole, ma è solo senza una compagna, figli, parenti, vive con una cameriera e suo figlio, (un bravissimo giovane attore talentuoso… ad averne in Italia!). Scrive e riscrive, cercando di ricordare e di testimoniare quello che veramente è stato il suo ultimo caso già raccontato da Watson ma stravolto nei fatti. Proprio quel caso, dove quella bella donna sarebbe potuta essere stata la sua compagna di vita, ma la dignità e l’onestà intellettuale lo allontanano da questa donna: era già sposata e il marito la amava follemente. Onesto equilibrato e rispettoso.
L’uomo anziano, che sul punto di morte cerca, la verità, affermando il suo io nel rispetto della propria persona, non cede; vuole morire con il sorriso sulle labbra, da uomo libero e onesto, senza remore, senza rimpianti senza paure. Capisce e ricorda, finalmente rammenta come sono andati i fatti con questa signora, la quale si era suicidata dopo il rifiuto di Holmes. Un grave fatto accade al figlio della cameriera, il quale nella permanenza in casa lo stimolava a ricordare, chiedeva, lo imitava, come un figlio fa con proprio padre. Holmes si spaventa, capisce che non avrebbe mai voluto perdere quel ragazzino e finalmente accetta di appartenere a un gruppo, di essere parte di un gruppo, di un nucleo famigliare.
L’appartenenza fa parte dei bisogni primari nella vita di un uomo, essere parte di…, giustifica e appaga l’essere umano. I popoli si uniscono nel dolore, nella gioia, si unificano e si proteggono, così come gli animali, il branco sopravvive, l’animale singolo è destinato quasi sempre a morire perché in natura sopravvive il più forte. Holmes è un esempio nella vita di un uomo, la continua ricerca della propria evoluzione consapevole che come in una scala a chioccia, sali e scendi continuamente in maniera circolare attorno alla colonna principale, la quale non cambia, ma sostiene il gradino sul quale pensi di essere arrivato.
Lo consiglio.