Addio a Mr. Loacker
È morto all’età di 78 anni Armin Loacker, il re dei wafer. L’azienda di dolci, tra le più famose nel mondo, è stata fondata nel 1925 da suo padre Alfons. Assieme alla sorella Christine, Armin Loacker ha sviluppato l’azienda che ora è un big player del settore a livello internazionale. La Loacker, che oggi conta mille dipendenti, ha realizzato un fatturato di 335 milioni di euro nel 2017, producendo 876 milioni di pezzi per un totale di 36.159 tonnellate. Il 30% venduto in Italia, il 70% nel resto del mondo. L’azienda adesso è guidata dai figli di Armin, Andreas e Martin Loacker, e dal nipote Ulrich Zuenelli.
L’impero Loacker nacque nel 1925
Negli ultimi 90 anni, Loacker si è evoluta da una piccola pasticceria regionale nel centro storico di Bolzano a un marchio noto in tutto il mondo, i cui prodotti vendono in oltre 100 Paesi. Oltre ai due stabilimenti produttivi, uno sull’altipiano di Renon sopra Bolzano e uno nel Tirolo austriaco, Loacker gestisce anche sette Loacker Stores. L’azienda attribuisce particolare importanza a ingredienti selezionati e naturali e produce i suoi prodotti senza aromi aggiunti, né coloranti, né conservanti. Nonostante la sua impronta fortemente internazionale, Loacker segue strategie di business sostenibili, rispettose dell’ambiente e delle persone.
I Nanetti Loacker
Come si legge sul sito della Loacker, a contribuire allo sviluppo dell’azienda hanno contribuito anche i “Nanetti Loacker”, gli allegri e simpatici gnomi, presi in prestito dal mondo delle leggende delle Dolomiti, che dal 1983 sono gli ambasciatori del marchio e sono presenti nelle pubblicità televisive, ma anche nei punti vendita in Italia e in molti altri paesi. Con la loro simpatia, hanno aumentato le quote di mercato di Loacker in svariate regioni e hanno raggiunto una grande notorietà, diventando persino dei personaggi di culto in alcuni paesi.