La San Marino ritrovata…
Una storia della Serenissima Repubblica di San Marino
Il film del 2011 dal titolo Midnight in Paris del Maestro Woody Allen, mi spinge oggi a scrivere un articolo legato ad Ernest Hemingway e a come nel luglio del 1918 il celebre scrittore ebbe a che fare con la più antica Repubblica del Mondo.
Il Film di Allen, di cui consiglio la visione, è un tripudio e una sorta di celebrazione di quella che venne definita la Generazione Perduta presente a Parigi negli anni 20. Vi Compaiono personaggi illustri:
1) Gertrude Stein interpretata dalla superlativa Kathy Bates
2) Salvador Dalì interpretato dall’ottimo Adrien Brody,
3) Francis Scott Fitzgerald e Zelda Sayre Fitzgerald,
4) Cole Porter,
5) Ernest Hemingway
6) Pablo Picasso;
7) Luis Bunuel
8) Josephine Baker
9) Man Ray,
10) Thomas Stearns Eliot
11) Henri Matisse
12) Henri De Toulouse – Lautrec
13) Paul Gauguin
Capirete che l’omaggio di Allen è veramente spettacolare.
Cosa c’entra Hemingway con San Marino? Presto detto. Nel libro del Dott. Giuliano Giardi dal titolo “L’ospedale di guerra della Repubblica di San Marino. San Marino e la prima guerra mondiale”, nella parte introduttiva, il Dott. Antonio Morri scrive “Va sottolineata la rilevante e varia casistica clinica dell’ospedale e meritano di essere ricordati fatti particolari tra cui il transito di pazienti eccellenti come lo scrittore Ernest Hemingway, ricoverato per una notte nella struttura ospedaliera.”
Si riferisce il Dott. Morri all’ospedale di Guerra che la Repubblica di San Marino, con alcuni valorosi volontari mise in campo durante la Prima Guerra Mondiale.
Quegli eroi Sammarinesi si chiamavano, tra gli altri, Luigi Balsimelli (farmacista), Capitano Kraus, Ferdinando Fattori, Carlo Galassi, Vito Galassi, Don Giuseppe Guidi, Egidio Tonnini. Lascio per ultimo Nullo Casali perché il dott. Giardi alla fine del suo libro ha pubblicato una foto che ritrae appunto Nullo Casali. Nella didascalia è riportato “Nullo Casali che soccorre il commilitone ferito fra la trincea italiana ed austriaca, dopo essere stato a sua volta colpito. L’episodio è ricordato sul frontone del palcoscenico del Teatro Titano (AdA).
Nell’Ara dei Volontari di San Marino Città sono eternati i nomi dei 140 volontari Sammarinesi che hanno partecipato e/o che sono deceduti per l’Unità d’Italia dal 1843 e durante la Prima guerra Mondiale.
Durante la notte tra l’8 e il 9 luglio 1918, anche Ernest Hemingway come accadde a Nullo Casali, venne a sua volta colpito dalle schegge dell’esplosione di una bombarda austriaca pesante Menewerfer. Cercò di mettere in salvo i feriti ma, mentre stava recandosi al Comando con un ferito in spalla, fu colpito alla gamba destra da proiettili di mitragliatrice che gli penetrarono nel piede e in una rotula. Si salvò anche perché le schegge della bombarda austriaca che lo ferirono gravemente gli arrivarono indirettamente, avendo colpito in pieno un soldato italiano che, avendogli fatto involontariamente da scudo umano, gli salvò così la vita. Il nome di quel soldato italiano era Fedele Temperini morto a 26 anni ed era di Montalcino.
Le prime cure, Hemingway le ricevette proprio presso l’Ospedale da campo gestito da volontari coraggiosi della Repubblica di San Marino, il 15 luglio fu poi trasportato su un treno ospedale con destinazione la Croce Rossa Americana a Milano. Il bel film del 1996, “Amare per sempre” del fantastico regista Sir Richard Attenborough racconta questa vicenda con protagonisti Chris O’Donnell nella parte di Hemingway e Sandra Bullock nella parte dell’infermiera Agnes Von Kurowsky di cui Ernest si innamorerà perdutamente ricambiato ma solo fino alla fine della guerra.
Hemingway nasce il 21 luglio 1899 a Oak Park (Chicago). Il 6 aprile del 1917 Gli Stati Uniti d’America entrarono in guerra ed Ernest lasciò il lavoro per presentarsi come volontario e andare a combattere in Europa assieme al corpo di spedizione del Generale Pershing. Molti altri giovani, come lui aspiranti scrittori, partirono volontari e tra loro c’erano i futuri grandi romanzieri e poeti E. E. Cummings, John Dos Passos (che Ernest incontrerà sul campo di battaglia ai piedi del Monte Pasubio), William Faulkner e Francis Scott Fitzgerald.
La grande guerra vide intrecciarsi le vite di tanti eroi. Alcuni erano Italiani con i loro alleati e altri erano austriaci con i loro alleati. Penso oltre che alle migliaia e migliaia di morti nelle file della fanteria anche a personaggi storici come il Grandissimo Cesare Battisti, l’immenso Nazario Sauro, l’Asso dell’aviazione italiana il mitico e “nostro vicino di Casa” Francesco Baracca dei quali “ho sognato” i duelli aerei con il fuoriclasse dell’aviazione militare di quegli anni il Barone Manfred Von Richtofen meglio conosciuto come il leggendario Barone Rosso, entrambi caduti prima della fine della Guerra e giustamente celebrati su fronti opposti come valorosi eroi.
Dobbiamo sapere che anche un giovanissimo Walt Disney all’età di soli sedici anni lasciò la scuola per impegnarsi come autista volontario di ambulanze durante la prima guerra mondiale modificando il suo passaporto e falsificandolo. Operò in Francia fino al 1919 e poi tornò dalla Famiglia a Chicago dove anch’egli come Hemingway era nato nel 1901.
Tornando a Nullo Casali, riporto un estratto del dott. Giuliano Giardi. “sempre a Casier il 15 giugno 1918 l’ospedale, all’inizio della battaglia del solstizio, fu colpito da un obice austriaco; un secondo colpo cadde poco dopo nella sala mensa, ove facevano colazione Nando Fattori e Nullo Casali, ma non esplose, ed i due Sammarinesi scamparono alla fine.” L’episodio è narrato nel diario del Cappellano militare Sammarinese Don Giuseppe Guidi.
Una leggenda o meglio storia non confermata narra che poi Hemingway “combattè” (era in realtà un inviato speciale quale giornalista documentatore), nella Guerra Civile di Spagna nel 1937 fianco a fianco al nostro Ermenegildo Gasperoni il quale sembra addirittura (ma qui non ci sono conferme) fosse una sorta di suo comandante. Il Documentario che Hemingway ne trarrà si intitola Terra di Spagna e ci lavorò con il grande amico John Dos Passos conosciuto in Italia come già scritto nel 1918.
Orgogliosi della Nostra San Marino.
Orgogliosi del Dott. Giuliano Giardi e del Dott. Antonio Morri che oltre ad essere degli ottimi medici sono anche dei fantastici Reporter Storici.
San Marino ha una storia meravigliosa, e questa storia va conosciuta anche da chi come me è giunto qui vent’anni fà dall’Italia. Metà Italiano e Metà Sammarinese, spaccato come una mela divisa esattamente nel mezzo. Grazie anche a Simone Sperduto per il suo bellissimo libro Cuor di Titano.
Grazie all’Associazione Treno Bianco Azzurro di cui mi onoro essere stato VicePresidente per due anni, e di cui sono ancora Socio, Ragazzi, Se non era per “noi” e tra i noi ci metto il Dott. Antonio Morri, Yuma Terenzi, Alex Rattini, Oscar Cervellini, Giancarlo Venturini, (solo per citare alcuni perché siamo veramente tanti) quel Treno “1932 – 1944” forse oggi sarebbe ancora sepolto nella Galleria Montale. Un appello a tutta San Marino.
Facciamo in modo che quel Treno Bianco-Azzurro, definito dal Presidente del Senato Italiano Giovanni Spadolini nel 1989 quel “Meraviglioso Treno” non muoia un’altra volta. È parte integrante della nostra Storia e merita di tornare a nuova vita.
Luca Giacobbi