1 settembre 2021 – spazio Biagioli
Presentazione della mostra “Il sesto Sole” di Thea Tini
La ricerca di una consapevolezza collettiva rappresenta il fulcro del lavoro artistico di Thea Tini che indaga la vita anche attraverso le teorie sull’esistenza elaborate da antichi popoli. Inoltre, il titolo della mostra annuncia l’avvio di una nuova era.
Una ricerca che non parte dalla razionalità, anzi l’abbandona; la ragione rappresenta infatti un limite poiché si basa sulla considerazione di se stessi e delle proprie competenze, e quindi esprime un forte richiamo all’individualità.
E’ invece la coscienza, cioè il cuore, l’ambito dell’indagine, poiché è lì che si annidano le percezioni.
Non è la fredda determinazione di chi ‘piega’ la natura e le leggi della fisica a consentire il progresso. Certo, ciò rende la vita più comoda, ma è la coscienza che ci consente di affermare valori assoluti e quindi collettivi, come lo sono i diritti umani all’eguaglianza, alla libertà e, consentitemi il taglio leggermente politico, alla democrazia.
Thea ha esplorato i meandri della coscienza, anche, ma non solo, con la meditazione e ha raggiunto significativi livelli di consapevolezza che ora intende trasmetterci con le sue opere.
Del resto le opere d’arte non comunicano esempi e contenuti, ma trasmettono sensazioni e provocano stati d’animo.
Cosa quindi meglio di un dipinto o di una scultura può aiutarci a percepire ciò che con le parole non è spiegabile?
Anna Bernucci scrive pensando a Thea: “La levità è diventata la sua cifra: tutto è filtrato ad un principio di leggerezza che toglie peso alle cose”.
Togliendo peso e sostanza, le cose si trasformano da oggetti a simboli e non comunicano più con la razionalità ma con la sensazione.
E’ questa una chiave che apre le porte all’essere unico, il cui Sesto Sole ha da poco iniziato a percorre il cielo ed è destinato a trasformare la vita delle comunità nei prossimi seimila anni.
Un ciclo cosmico che i Maia hanno definito e che non sappiamo come evolverà, ma sappiamo invece, bene, cosa finalmente si lascerà alle spalle: fondamentalismo filosofico, religioso e scientifico, materialismo storico ed etico, desideri di conquista, di potere, di denaro.
“Quando religione, scienza e moralità – scriveva Kandisky nel 1912 – sono scosse ed ogni altro sostegno viene meno, l’uomo ritira la sua attenzione dall’esterno e la dirige verso l’interno”.
Si apre una nuova era e Thea, con i suoi cuori che si trasformano in farfalle e con la sua doppia piramide, ce lo sta annunciando.