Sciopero Mondiale per il Futuro
SAN MARINO. Contrastare i mutamenti climatici è attualmente la sfida più grande che abbiamo davanti. Anche San Marino segue l’esempio di Greta Thumberg e scende in piazza per chiedere politiche ambientali più costruttive e lungimiranti. Arriva lo sciopero globale per il futuro, Global strike for future, un appuntamento che conta ormai quasi 1.000 città grandi e piccole del globo per una mobilitazione che, senza alcun simbolo di partito, chiede a gran voce a tutti i politici che perseguano l’obiettivo dell’accordo, stipulato a Parigi nel 2015, di contenere il global warming, il surriscaldamento globale, molto al di sotto della soglia dei 2 gradi centigradi entro il 2040, attraverso una regolazione delle emissioni di gas serra.
Dove e quando?
L’appuntamento è per venerdì prossimo, 15 marzo, Piazza della Libertà (Pianello) dalle ore 11 alle 14.
Perché scendere in piazza?
• Perché non c’è un pianeta B
• Perché ormai il tempo è finito
• Perché stiamo pagando con il nostro futuro il lusso di pochi
• Perché vogliamo politiche ambientali sostenibili
• Perché è una nostra responsabilità tutelare il nostro territorio
• Per far sentire la nostra voce come parte di un coro mondiale
Anche San Marino aderisce all’iniziativa internazionale per chiedere ai governi di impegnarsi di più contro il #CambiamentoClimatico.
Ricordati di portare
• un cartello con slogan per esprimere le tue richieste o preoccupazioni;
• un fischietto, una mascherina antismog, trombette, tamburi, etc;
Il coraggio di Greta
Il movimento messo in piedi da Greta Thunberg, l’adolescente svedese, che ha trasformato il venerdì in un appuntamento fisso per la mobilitazione, avrà il suo culmine proprio nel prossimo “Fridays for Future”. La protesta di Greta è nata quando un potente incendio distrusse i boschi del suo paese e lei, con una protesta solitaria, scioperò dal 20 agosto fino alle elezioni del 9 settembre per chiedere al governo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra. Greta, invitata al World Economic forum, non ha esitato a rimproverare i potenti che si sono riuniti a Davos il 25 gennaio, additandoli come responsabili del disastroso cambiamento climatico che presto diventerà irreversibile. Il 2 febbraio decine di migliaia di studenti hanno partecipato alle manifestazioni che si sono svolte in tutto il paese.
“Faccio sciopero. Lo faccio perché gli adulti stanno sputando sul mio futuro. Se i politici non fanno niente, è mia responsabilità morale fare qualcosa, vogliamo un impegno concreto contro il cambiamento climatico! E lo vogliamo subito”