Il 6 luglio si festeggia la Giornata mondiale del bacio – World Kiss Day.
Una giornata dedicata al gesto che più di ogni altro rappresenta, nell’immaginario collettivo, l’amore in tutte le sue forme: amore passionale ma anche materno e filiale, tenerezza, simpatia, lealtà, gratitudine, compassione, gioia, o dolore.
Un gesto terreno e sacrale al tempo stesso, tra i più universali del comportamento umano, che addensa uno spettro straordinariamente ampio di significati.
Il bacio è un segno di saluto, quando due amici si incontrano e si scambiano baci (che possono essere due, tre, ma anche quattro o cinque a seconda dell’usanza del Paese) porgendosi a vicenda entrambe le guance. Questa usanza è diffusa in quasi tutti i paesi europei, in alcuni paesi arabi e dell’America latina.
Il bacio è un grande segno di affetto utilizzato tra parenti e tra amici, quando quello che si vuole dimostrare è il bene che prova verso l’altra persona, ed è spesso accompagnato da un abbraccio.
Il bacio è il preludio all’atto sessuale, più conosciuto come bacio alla francese, ovvero il bacio sulle labbra che ci si scambia fra partners e che coinvolge anche la lingua insieme ad uno scambio di emozioni molto forti. Può arrivare a durare diversi minuti.
Il bacio come atto sacrale, ovvero il bacio di oggetti secondo un preciso rituale che è tipico di molte religioni: i mussulmani baciano la Pietra Nera alla Mecca come elemento necessario del pellegrinaggio; gli ebrei baciano il Muro del Pianto durante la preghiera; gli Hindu baciano la terra nei templi; i cristiani cattolici e ortodossi baciano la croce in segno di adorazione di Cristo.
Il bacio sulla bocca come segno di fratellanza, invece, è caduto in disuso. In passato, il bacio sulla bocca non aveva la connotazione erotica che ha oggi, soprattutto fra uomini, che lo usavano essenzialmente come simbolo di comunione fraterna, come la stretta di mano: l’esempio più famoso è il bacio di Giuda, descritto nel Vangelo, quello del tradimento di Gesù.
Nonostante questa “universalità” di significati, però, il bacio, diversamente da quello che si può pensare non è praticato in tutte le culture: per almeno metà del mondo non è un atto piacevole e a volte può arrecare fastidio. In Cina è considerato poco igienico, in Giappone non si usa baciarsi in pubblico per non arrecare fastidio. Infine gli eschimesi si “baciano” strofinando le punte dei nasi con labbra e occhi chiusi.
Qualunque sia la cultura cui apparteniamo, la pittura, la letteratura, la musica ed il cinema hanno senz’altro contribuito a rendere il bacio il gesto più romantico in assoluto e simbolo più profondo dell’affetto, dell’amore e dell’intimità fra due persone. Non a caso gli è stata dedicata una giornata mondiale che viene festeggiata in tantissimi paesi con feste ed eventi dedicati.