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Il giardino di Ninfa

Il giardino di Ninfa

Intorno al 1920, Gelasio Caetani (diplomatico e politico italiano) diede inizio ad un’operazione di recupero, con un organico programma di studi, scavi e restauri delle rovine di Ninfa, una piccola cittadina rurale abbandonata a un’ora e mezza da Roma, nel comune di Cisterna di Latina. Il risultato, frutto di amorose cure e ingegnosi interventi botanici, portò alla creazione di un giardino celebrato anche dal New York Time tra i più belli del mondo, e sicuramente il più romantico d’Italia.

Quasi 1300 specie botaniche importate da ogni regione climatica del mondo, avviluppate al fascino misterioso delle rovine dell’antica cittadina, che prende il nome a un tempietto di epoca romana dedicato alle Ninfe Naiadi che si trova su un isolotto del piccolo lago, danno vita ad una splendida riserva naturale dove la flora ha solo apparentemente la libertà di svilupparsi liberamente, senza alcun vincolo.

In realtà la riserva, appartenente alla Fondazione Caetani, è curata in ogni angolo e in ogni dettaglio per impedire alla vegetazione di prendere il sopravvento e soffocare la città. Fra le specie botaniche custodite, spiccano gli aceri giapponesi, diverse varietà di magnolia, betulle, iris e persino un fitto boschetto di canne alte che si nutre delle acque del fiume Ninfa.

Fonte di ispirazione per tanti celebri artisti, il Giardino di Ninfa è visitabile solo in alcuni periodi dell’anno per preservarne la delicata stabilità ambientale, che mira a custodire un equilibrio adeguato fra i resti degli edifici e le piante. Visitando il Giardino di Ninfa potete perdervi tra viali, ruscelli, pagode, tempietti, alberi secolari: un insieme che crea un’atmosfera da fiaba e che non lascia mai indifferenti, perché Ninfa sprigiona una pace segreta che il solitario abbandono dei secoli ha accentuato.

Il circuito delle visite che si snoda intorno alle rovine segue un percorso prestabilito, una sequenza di vedute e di soste di grande interesse e piacevolezza, che al tempo stesso lascia intravedere la meraviglia del mistero che si sviluppa oltre le fronde di tutto ciò che si intravede ma che rimane inaccessibile.

 

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