CHE QUEST’ATTIMO SIA SENZA FINE
Tornerò nell’oblio della notte
soffice di fiocchi danzanti,
nel languore d’inverno
di un mondo di un solo colore:
il colore del vento.
Tornerò nell’oblio della notte
senza che il tempo sia infranto,
lì dove il pensiero riposa
e non stilla lacrime l’anima mia,
che ancor vaga piangendo.
Nel crepuscolo di bagliori e visioni
nuovi motivi tesserò
nel presagio d’infinito,
e che l’alba non sciolga
con un brivido di brezza
quest’oblio di cose mute.
Oh si! Che io sia viandante
in quest’attimo senza fine.
Carlo Cammarota