“Colpevole”
di Lidia Serra
Arriverai col tuo doppiopetto blu
circondato da avvocati morti e senza sorriso
a convocare i testimoni del fatto
a giurare e spergiurare sulla bibbia
a chiedere per me la pena capitale.
Tutti saranno concordi nell’affermare
che l’amore non esiste
che la mia mente e la mia anima
se lo sono inventato
che sono l’unica al mondo che ancora ci crede.
Alla fine mi porteranno in prigione
con un corteo di sirene lampeggianti
colpevole o pazza,
le manette ai polsi perchè al cuore non ci sono riusciti,
i giornalisti ad inondarmi di flash
per la notizia da prima pagina:
“condannata donna che credeva di essere amata”.
Marcirò in una cella senza pentirmi
in attesa del boia
che per ironia della sorte
sarà l’ultimo amore della mia vita.
E disegnerò milioni di cuori sui muri
uno per ogni uomo che ha mentito…
Lidia Serra