Una settimana ricca di iniziative e prime visioni italiane e nostrane. Programmi tv, programmi radiofonici, pubblicità, film hanno invaso i nostri occhi e le nostre menti; esempi e voci, sguardi e sottotesti, ammiccamenti e tante parole parole parole. “Sbracciamenti” e gesti inconsulti, canzoni e grandi scenografie… mamma mia quanta roba! Bene! L’arte è attiva, il palcoscenico è vivo, il set si muove, il microfono vibra, la gente lavora e crea! Si, certo… ma in quale modo? Con quale qualità?
La regola principale della comunicazione è: DIRE, RACCONTARE TRASMETTERE UNA VERITÀ BEN DETTA. Ecco appunto. Sono un po’ triste nel constatare che solo il 20% delle cose che ho visto sia in tv sia al cinema o che ho ascoltato in radio è veramente degno di lode. Programmi al limite del ridicolo, film come al solito recitati mediocremente e idee del tutto annacquate. Sono effettivamente triste nel constatare che ancora non riusciamo a uscire da questo limbo. Purtroppo capisco che è proprio un fatto culturale. Sono solo in pochi coloro che riescono a uscire da questa melma e a non diffondere illusioni e bugie. Ecco quelli sono gli artisti sinceri, coloro che con impegno, educazione, costanza e rispetto portano avanti una verità ben detta nel rispetto di sé stessi e del prossimo. Un tipo di televisione, quella proprio dei talent e dei reality, è primario ceppo di infezione verso il genere umano che ha elevato all’ennesima potenza la competizione più bieca, e più inefficente. La mancanza di stile, gusto e di mestiere insegna al popolo cosa è buono e quale esempio è da seguire. Tra le tante cose ho visto gli ultimi film italiani usciti al cinema… commedie e drammi con poca sostanza e poco impegno. Sceneggiature stanche, vecchie e poco divertenti. Programmi tv imbarazzanti, dal “contadino cerca moglie” a mille programmi sul cibo, con chef bastardi che insultano spesso gratuitamente persone stremate solo perché l’offesa fa odiens, ma con la pretesa e con la scusa che solo con l’insulto e la vergogna tu riesci a capire e a realizzare qualche cosa di buono. Ho visto prove di trasmissione neonate senza una vera struttura di base, buttando in arena giovani e meno giovani ignari, direttamente nella bocca del leone. Ho ascoltato voci radiofoniche finte, artefatte, come se in casa noi tutti parlassimo con quel birignao insopportabile. Basta ragazzi! Prima bisogna studiare poi presentare un prodotto vero sincero e ben fatto. Non tutto comunque è da cestinare, ci sono produzioni televisive e cinematografiche e radiofoniche di alta qualità ma sono ancora una mosca bianca in mezzo allo sciame.
Davvero noi siamo quello che guardiamo? Sicuramente siamo quello che mangiamo visto l’alto tasso di obesità che sta avanzando, ma davvero ci riconosciamo in quei prodotti? Se non ci fossero programmi o film e produzioni straniere, questa mondezza avrebbe vita ancora lunga?
LA VERITÀ NON DEVE SPAVENTARE , LA VERITÀ È LA VIA PRINCIPALE PER LA NOSTRA EVOLUZIONE.
Fabrizio Raggi