“Charlie, Charlie, sei qui?”
È la domanda che introduce il nuovo gioco esoterico che sta spopolando in rete tra gli adolescenti e che allo stesso tempo desta preoccupazione tra schiere di genitori e insegnanti che stanno stanno cercando di correre ai ripari, anche denunciandone i potenziali effetti di carattere psicologico. Il gioco simula una seduta spiritica in cui i ragazzini evocherebbero lo spirito di Charlie (che la leggenda vuole essere un bimbo messicano morto suicida a 10 anni), per poi fare una serie di domande a cui l’entità risponderebbe facendo spostare la matita sul “sì” e sul “no”. I ragazzini, armati di smartphone, girano video durante la seduta per poi postarli sui social, dando così una diffusione esponenziale al gioco. Anche in alcune scuole elementari della Repubblica -come riporta l’Informazione di San Marino- ha cominciato a diffondersi questo “giochino spiritista”, mettendo in guardia genitori e insegnanti, dopo che alcuni bambini a casa avevano riferito di essere stati spaventati da “sedute spiritiche” fatte a scuola.
Il gioco della Matita
Due matite incrociate a formare una croce, quattro quadranti con appuntato “Sì” e “No”, lo spirito di un bambino morto e domande sul proprio futuro: sono questi gli ingredienti del “Charlie Charlie Challenge“. Il gioco inizia chiedendo a Charlie se è presente: se la matita si posizione sul “Sì”, via libera alla serie di domande. Per chiudere il gioco, racconta on line chi l’ha provato, bisogna chiedere a Charlie il permesso di uscire altrimenti si lascia aperto un varco per gli spiriti. Non mancano però anche versioni puramente ludiche, come quella in cui si chiede allo spirito se la squadra del cuore vincerà la partita, o una ragazza che vuole sapere con quale dei propri spasimanti convolerà a nozze. Nonostante sia chiaro che il movimento delle matite sia provocato dalla forza gravità, la presenza di un respiro pesante o la conformazione del piano sui cui viene posto il foglio potrebbe influenzare la risposta, l’effetto psicologico è tale da indurre in chi assiste alla seduta a stati d’angoscia e di paura.
‘Brutti spaventi’
In Italia per le conseguenze autosuggestive del Charlie Challenge in tre sono già finiti in ospedale. L’ultimo caso è stato registrato a Napoli dove una quindicenne è finita al pronto soccorso in preda ad un gravissimo attacco di panico. Le menti fragili, specialmente come quelle dei ragazzini, possono restare davvero impressionate e possono essere soggette a delle crisi nervose, per le quali spesso c’è bisogno l’intervento di specialisti. Il consiglio a tutti i genitori è sempre il solito: vigilare sempre quando i bambini navigano su internet e non lasciarli soli davanti allo smisurato ‘mare magnum’ del web.