Cara Cenerentola,
Siamo prossimi alla Santissima festa del Natale, e come ogni anno oramai dal 1950, anno della tua Nascita per mano del caro Walt Disney, appari come il prezzemolo in ogniddove!
Quanta speranza manda il tuo messaggio, quanta bellezza sprigionano i tuoi occhioni, quanto testosterone il caro principe, e quanta natura viva attorno a te! Sei sempre stata l’esempio della bella ragazza un po’ sfigata che sogna una vita diversa, colei che parla con i topini e gli uccellini raccontando i propri segreti e le proprie speranze. Hai subito l’invidia e la cattiveria di chi diversamente bella, ti stava accanto, facendoti lavorare e pulire il camino. Quante bimbe hai fatto sognare, quanta sincerità nella tua anima, sei diventata orami un archetipo, e pensando a te, le ragazze sospirano e ti ringraziano per l’esempio che le hai dato. Cara Cenerentola, ho scoperto che sei una fiaba popolare. Originaria probabilmente della Cina o, secondo altri, dell’antico Egitto, e sei stata narrata in centinaia di versioni in gran parte del mondo e oramai sei parte dell’eredità culturale di numerosi popoli.
In occidente le versioni più note della tua storia sono quelle di Giambattista Basile (La gatta Cenerentola), di Charles Perrault e dei fratelli Grimm; come versione standard moderna, però, sei stata lanciata nello STAR SISTEM da Walt Disney con il vostro film d’animazione del 1950. In Cina il tuo piede piccolo, detto loto d’oro, era considerato simbolo di bellezza e di qualità femminili, quindi quante ragazze e ragazzine calzavano piccole scarpe scintillanti, costringendo il povero piede a sofferenze atroci.
Cara Cenerentola negli anni tanti artisti hanno seguito la tua storia e quante volte ti abbiamo rivisto sotto forme diverse. Dopo la grande rivoluzione femminile, purtroppo ti hanno scansato dal piedistallo mettendo al tuo posto la tenacia e l’irruenza della tua matrigna; così gli uomini, piccoli esseri al tuo cospetto, hanno iniziato a prendere il tuo posto cercando di imitare la tua storia sul grande schermo cinematografico.
Devo ammettere che l’esempio più bello in assoluto è quello del mitico Jerry Lewis con “IL CENERENTOLO” spassosissimo clown, grande attore hollywoodiano ha seguito la tua storia alla lettera colorandola con geniali gag comiche e momenti di grande umanità.
Lewis 10 anni dopo la tua comparsa animata, assieme alla voce italiana di Carlo Romano, ha rievocato il tuo messaggio raccontando come in soli 10 anni la società si è trasformata, evoluta o …involuta. Potrei elencarti mille esempi di remake cinematografici del tuo film, ma la cosa davvero sorprendente è che la maggiorate sono interpretate da uomini! Cenerentola la tua storia il tuo essere, il tuo esempio oggi è si ancora vivo, ma seguito soprattutto da bambine giovani innocenti e ingenue. Per fortuna esisti! Per fortuna il tempo ti ha lasciato solo qualche segno perché tu fai ancora sognare milioni di creature. La tua urgenza di rispetto, amore e approvazione è uno dei bisogni primari della gran parte della popolazione del pianeta, ecco perché sei imitata da tutti, sei forse la storia più vera fra tante. Non hai avuto a che fare con mostri marini, o streghe potenti, o con mele avvelenate, no tu eri solo una semplice ragazza che aveva un sogno. La tua canzoncina, (oggi milionario il detentore dei diritti d’autore) cantava di sogni e di desideri, ed è vero che i sogni son desideri di felicità ma non basta cantare! Magari Cenerentola mia! Per fare in modo che il tuo desiderio si possa trasformare in realtà devi sputare sangue, mangiare fuoco e falciare chi ti è di intralcio! …lo so i tempi sono cambiati.
A teatro tempo fa vidi uno spettacolo per ragazzi molto carino CENERENTOLO E LA COLLINA DI CRISTALLO, compagnia dreamroom, e tu non hai idea come i bambini appassionati dalla tua storia capivano le trasformazioni dei personaggi. La tua solitudine resta comunque la base della storia, il tuo essere esclusa dal gruppo, il tuo bisogno di approvazione è il sentimento guida di tutto l’arco creativo della storia.
Ora al cinema c’è un attore italiano di nome Leonardo Pieraccioni che ha ripreso la tua storia trasformandola a suo piacimento.
Devo ammettere che ha rispettato il tuo personaggio in maniera egregia, ecco…diciamo che in tutti i suoi film è sempre un Cenerentolo sfortunato, sognatore, un po’ mammola, sottomesso e fragile che subisce l’arroganza della gente, per poi uscirne vincente grazie all’amore e alla sincerità. Diciamo che ancora Pieraccioni non esce da quel personaggio, è sempre lui in tutti i suoi film! Io penso che sia un bravo attore, ma se iniziasse ad uscire da questo tunnel di finta felicità e soprattutto finta recitazione, potrebbe sbocciare come attore drammatico.In quest’ultimo film “ Il Professor Cenerentolo” utilizza una trama semplice,la quale ruota su Umberto, Pieraccioni appunto, che per evitare il fallimento tenta una soluzione estrema insieme a un dipendente (Massimo Ceccherini ): un colpo in banca. Il risultato sono quattro anni di carcere da scontare sull’isola di Ventotene, gioiello dell’arcipelago laziale. Una sera, in carcere, durante un dibattito aperto al pubblico, conosce Morgana (Laura Chiatti) e lei crede che il prof, così come viene chiamato Umberto, sia un lavoratore della struttura non un detenuto. Approfittando dell’equivoco, Umberto inizia a frequentarla durante l’orario di lavoro in biblioteca. Ma ogni giorno entro la mezzanotte, proprio come te, Cenerentola, deve rientrare di corsa nella struttura per evitare che il direttore del carcere (Flavio Insinna) scopra tutto…
Il film è un suosolito, con dialetti, immagini, inquadrature tipiche, battute. Non trovo un evoluzione ancora specifica nel suo percorso, e trovo sia un peccato.
Cenerentola mia, tu sei riuscita a riciclare la tua immagine più e più volte! Sei un Mito! ricordo quando hai accettato di posare mezza nuda con in mano una canna assieme e a Biancaneve credo, come provocazione dei rinnovo e attualità. Poco dopo ti ho visto su cover di cellulari, gentile sorridente e spensierata, poi ti ho visto su quaderni per bimbe il primo giorno di scuola e su adesivi in bar per soli uomini. Cenerentola sei eterna e sei ancora in tv su sky. l’altra sera ti ho rivista nella tua interezza e splendore. Salutami Gas Gas quelle stronze di Anastasia e Genoveffa, il loro gattaccio Lucifero, quel maschione del principe e la meravigliosa Fata Smemorina.
tuo fan e sostenitore Fabrizio 🙂