Voglio raccontarvi una storia per me molto affascinante..
Corre l’anno 2005 e sono tra i banchi dell’università.
C’è una visita particolare: l’Olfatorio.
Profumeria di nicchia, Cithera, Olfattorio, Bar à Parfum..
Non avevo chiarissimo quale fosse l’oggetto della lezione e chi fossero i relatori ospiti.
Una coppia di Torino, piuttosto simpatica, molto Piemontesi, discreti.
Giovanni Gaidano e Renata De Rossi.
Due persone che hanno saputo individuare il futuro della profumeria artistica grazie all’invenzione e a una buona dose di coraggio.
Parola d’ordine: “un luogo da visitare ad occhi chiusi così da assaporare meglio il potere seduttivo delle essenze”.
Cominciano raccontando una storia bellissima, legata ad un sogno se non ricordo male, partito nel 2001.
Il percorso passa attraverso la cosidetta “profumeria di nicchia” dove ci illustrano e ci spiegano accuratamente tutte le differenze tra quella cosidetta commerciale e quella di nicchia appunto, tra le fragranze naturali e chimiche ecc..
Il viaggio comincia.
Avviciniamoci alla vetrina e suoniamo il campanello. Apriamo la porta e lasciamo che il mix di fragranze ci guidi fino al bancone del bar, dove – al posto delle classiche bottiglie di liquori – troveremo tantissime boccettine trasparenti di profumo. Scegliamo uno degli sgabelli a disposizione e mettiamoci comodi. Le ragazze del bar à Parfum ci chiederanno se desideriamo degustare qualche essenza…
L’idea è la stessa della degustazione dei vini, solo che questa volta al posto dei calici in vetro ci saranno dei flute in cartoncino con supporti di plexiglass su cui il personale del negozio spruzzerà le diverse fragranze disponibili.
Come ogni degustazione che si rispetti, per ogni essenza “assaggiata” ci verranno indicate le caratteristiche, le note principali e secondarie, e ci verranno date specifiche su chi l’ha prodotta. Siamo di fronte soprattutto a case francesi, appartenenti a un mercato di nicchia e non alla grande produzione industriale.
Possiamo “assaggiarne” quante vogliamo, abbiamo scatoline ricche di chicchi di caffè che ci aiuteranno nel resettare l’overdose di profumazioni.
Una volta trovata l’essenza che più vi rappresenta, chiedetene una spruzzatina sulla vostra pelle e sui vostri vestiti: solo all’aria aperta, e con il passare delle ore, sarete in grado di decidere se quella è proprio la profumazione che fa per voi. E se non riuscirete a trovare nulla che vi piaccia, vi resterà comunque il ricordo di un’esperienza diversa dal solito. Senza dubbio, avrete compiuto un interessante viaggio attraverso il potere suggestivo di profumi difficili da trovare altrove.
E’ da qui che nasce il brevetto del calice olfattivo che sostituisce le vecchie mouillette di carta senza abolirne i pregi ma ampliandone le prerogative. I calici con il piede di plexiglas e coppetta di carta, ormai leggendari e con molti tentativi di imitazione, permettono una full immersion olfattiva nella fragranza (come succede ai sommelier ) dando inoltre la possibilità di prelevare e conservare la parte cartacea per meglio valutare e memorizzare l’evoluzione del profumo del tempo.
“La selezione dei nostri profumi è rigorosissima. Scegliamo solo marchi al top, capaci di raccontare nel tempo storie eleganti e innovatrici. Marchi di cui assicuriamo una distribuzione ultraselettiva per mantenerne la preziosità elitaria”.
Ci racconta Renata de Rossi.
Il suo istinto finissimo nell’identificare nuovi valori ha trovato nell’imprenditorialità coraggiosa e ricca di soluzioni nuove e imprevedibili di Giovanni Gaidano un trampolino di lancio che fa di Olfattorio Bar à Parfums una realtà nuova ma molto solida ed estremamente apprezzata. I brads che fanno parte di questo sogno sono:
Miller Harris nato nel 2000, uno dei rari nasi inglesi.
La sua firma olfattiva è caratterizzata dall’amore per le materie prime naturali. Un perfetto connubio tra la tradizione inglese ed il savoir-faire francese.
L’Artisan Parfumeur: leader della profumeria artistica fin dal 1976, creatore di profumi sia per la persona che per l’ambiente.
Per L’Artisan Parfumeur il profumo è una pittura olfattiva che si ispira alla natura. La creatività artigianale si unisce alla poesia, all’immaginazione per creare fragranze che possono sia deliziare che sconvolgere.
Penhaligon’s: Nato nel 1872 grazie a William Penhaligon, il marchio conserva tutt’oggi il suo spirito British in versione contemporanea. Creativo, eccentrico e ricco di humor, i suoi profumi sono per veri dandy moderni e donne brillanti che non hanno paura di esprimere la propria personalità. .
E ancora:
Comptoir Sud Pacifique, Les Parfums de Rosine, The Different Company, E. Coudray, L.T.Piver, T.LeClerc, Compagnie de Provence, Diptyque, Lostmarc’h …
Olfattori in Italia li troviamo a Torino, Roma, Firenze, Bergamo Milano, Bologna.
Oltre a questi bar à parfum, templi di degustazione di fragranze (di origine perlopiù Inglese e Francese), esistono selezionati rivenditori dove acquistare i profumi.
Vorrei riflettere con voi su un aspetto, a mio avviso, interessantissimo.
Quando aprirono, nei Bar a Parfum non era possibile acquistare le fragranze, ma solo degustarle.
Ad oggi questa condizione è cambiata.
È veramente curioso ragionare sull’aspetto di uno spazio dove si può usufruire di qualche cosa, in questo caso degustare delle fragranze e non poter acquistare.
Da un lato superiamo se vogliamo “ l’inibizione” dell’entrare, lasciarci coccolare senza sentirci in dovere di comprare; Dall’altro penso al desiderio che può scatenarsi nel resistere dall’acquistare qualcosa che effettivamente non possiamo avere. Non nell’immediato perlomeno.
Questi ingredienti incorniciano quelle sfumature che compongono, oggi sempre più, l’esperienza dello shopping.
Quell’azione dell’acquisire qualcosa che desideriamo, ma che è sempre più complessa, perché abbiamo bisogno sempre più di essere coccolati e di sentirci importanti ed appagati.
Conosciamo bene il “potere” suggestivo dei profumi e sappiamo che sono in stretto collegamento con la nostre psiche.
Questo aspetto rende ancora più speciale un viaggio all’interno dei bar à parfum.