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Biennale del disegno: un pomeriggio con gli angeli

Biennale del Disegno. Un pomeriggio in compagnia degli angeli

Ancora per pochi giorni, fino a domenica 10 luglio, sarà possibile visitare la seconda edizione della Biennale del Disegno di Rimini Profili del mondo, evento “diffuso” in varie sedi cittadine dedicato ad un genere, la pratica del disegno, considerato minore rispetto alla pittura.
Non la pensano così i visitatori che hanno avuto modo di vedere 27 mostre e 2000 opere, tra cui prestiti prestigiosi e lavori inediti, in un percorso che si snoda attraverso un vivace dialogo di echi e rimandi tra autori classici e contemporanei, vicini per “affinità elettiva” o semplice ispirazione.
Ma non tutte le mostre hanno riscosso lo stesso gradimento, tant’è che, a detta di tutti, la più bella è quella ospitata da Castel Sismondo e intitolata Profili del Cielo. La cupola di Loreto nei disegni del Pomarancio e di Cesare Maccari.

Laboratorio Profili Angelici di Antonietta Corsini

angeli Corsini

Proprio all’interno di questa esposizione si colloca un’esperienza interessante: un atelier di disegno aperto a tutti, a partire dai 10 anni, per un numero massimo di 15 partecipanti, dal titolo Profili Angelici che si terrà sabato 9 luglio dalle 16,30 alle 18,30 circa, presso Castel Sismondo. Un’idea e un’occasione per entrare a diretto contatto con le opere esposte, proposta da Antonietta Corsini, artista che ha fatto dello studio degli angeli e della loro iconografia una delle cifre stilistiche del suo lavoro.
I partecipanti potranno cimentarsi nell’interpretazione di alcuni particolari dei disegni di Cesare Maccari, focalizzando l’attenzione sulle figure degli splendidi angeli effigiati sui cartoni preparatori, realizzati dall’artista a matita e biacca su carta grigia, per gli affreschi della cupola della Basilica della Santa Casa di Loreto. L’esecuzione grafica personale diverrà quindi momento di comprensione e conoscenza dell’eccezionale tecnica di Maccari, avvolta da un alone di spiritualità capace di elevare la mente e il cuore e portarli a percepire il Mistero che evocano.

laboratorio Corsini

Ne abbiamo parlato con l’artista, Antonietta Corsini.

Profili angelici: perché nella sua ricerca torna spesso il tema degli angeli?
“Mi sono concentrata su questa tematica perché gli angeli sono stati un po’ il filo conduttore della mia produzione artistica, a partire dalla mia personale Segreti del 2005. La mostra, tenutasi a Rimini, alla Galleria dell’Immagine, ospitava tele raffiguranti ali d’angelo e volti che appartengono alla realtà, a indicare che la presenza di queste creature celesti ci accompagna in ogni istante. Quella mostra è stata l’incipit di una ricerca che ho approfondito nel tempo e, a poco a poco, la materia di studio artistico si è concretizzata e ha permeato la mia realtà, cioè ho cominciato a percepire queste presenze nella mia vita e a cercarle ovunque. Il titolo di questo piccolo corso che farò, Profili angelici, è pensato attorno agli angeli unici e stupendi di Maccari, realizzati su cartoncino grigio, sagome dalle lumeggiature bellissime che si stagliano nello spazio celeste in maniera incredibile, sia tecnicamente che spiritualmente”.

Dal punto di vista stilistico, qual è la peculiarità dei questi disegni di Cesare Maccari?
“L’artista non ha usato tecniche speciali, ma classiche: cartoncino grigio, matita, biacca.
Il risultato però è unico: Maccari ha dato vita ad un mondo spirituale che ha approfondito veramente, ecco perchè i suoi angeli risultano diversi rispetto a quelli che siamo abituati a vedere.
I cartoni esposti a Rimini erano preparatori per gli affreschi della volta della Basilica di Loreto, raffiguranti le Litanie Lauretane e le Storie dell’Immacolata, in sostituzione di quelli del Pomarancio, gravemente deteriorati per infiltrazioni ed altro”.

Come si svolgerà il suo laboratorio?
“La mia proposta è quella di avvicinarci a queste opere dal punto di vista tecnico, trovando dei particolari da riprodurre. Useremo matita, cartoncino grigio e carboncino bianco (al posto della biacca, che è tossica e non si usa quasi più). In particolare ci focalizzeremo sugli angeli con le corone di fiori vicini alla Madonna. Il bello sarà che lavoreremo nel luogo in cui queste opere sono esposte, per cui il confronto sarà diretto”.

Un’ultima domanda: personalmente, come immagina gli angeli?
“Spesso quando si parla di angeli, si pensa a entità un po’ new age. Per me costituiscono invece una presenza spirituale concreta. Li percepisco come essenze di luce che ci accompagnano e ci sostengono, aiutandoci a scoprire il volto di Dio dietro alle cose. Non piccoli dei, ma creature amiche che intercedono per noi e che Dio, nella sua infinita bontà, ci ha voluto mettere accanto”.

E chi non crede agli angeli?
“Chi non ha le prove di un’evidenza non crede, anche perché gli angeli non li ha mai visti: per questo io dico che ci vuole un atto di fede, pensare di avere un angelo accanto, invocarlo nella vita di tutti i giorni, e vedere poi cosa succede. In questo senso l’arte mi è di grande aiuto per comunicare quello che vivo”.

catacrux 2005

Insomma, invocare per credere…

Crick

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