“L ‘alba di una nuova e migliore Arte di Guarire è vicina”
(Edward Bach)
L’uomo è malato.
Nonostante gli ammirevoli progressi ottenuti dall’uomo in campo medico, le persone sono sempre più ammalate: fisicamente, emotivamente, mentalmente e spiritualmente. Il disagio attraversa tutti i piani dell’Essere e sembra urlare all’uomo un monito che riecheggia inascoltato: SVEGLIA!
Nel corso dei secoli, sono stati molti (tra cui scienziati, alchimisti, mistici, medici, psicoterapeuti, ecc.) ad intuire la grande verità: la malattia viene a guarirci, mostrando, attraverso il linguaggio simbolico, l’errore spirituale che ne sta alla base. Inutile, oltre che sciocco, voler scacciare il sintomo il quale rappresenta, in ultima analisi, il prezioso indizio in grado di guidarci verso uno stato di salute reale.
“Voi soffrite a causa vostra”: così il medico inglese Edward Bach (famoso per aver ideato un sistema di guarigione fatto di 38 rimedi floreali) intitola la conferenza tenuta poco prima di lasciare il corpo. Ma il suo avvertimento rimane, per molto tempo, ignorato e incompreso nella sua accezione più profonda, almeno dalla maggioranza delle persone comuni.
La caccia al sintomo continua quindi indisturbata, assumendo nel ventesimo e ventunesimo secolo, le varianti più colorate e sofisticate. Accanto alla medicina tradizionale, con i suoi metodi invasivi e, a volte, piuttosto rudi, abbiamo assistito al sorgere, negli ultimi anni,di una miriade di tecniche e approcci olistici, atti a soddisfare i soggetti più esigenti in tema di benessere naturale. Seminari di ogni tipo riempiono il calendario gregoriano nei fine settimana, nuove tecniche atte a riequilibrare corpo, mente ed emozioni sorgono dal nulla, libri su come guarire continuano a riempire gli scaffali delle librerie: l’uomo inconsapevole, che continua a essere malato, corre il rischio di perdersi nell’imbarazzante dispersione a cui viene esposto.
Il problema è che egli guarda sempre e solo all’esterno di sé, aspettando una cura che venga dall’esperto terapeuta, dall’ultima scoperta fatta in campo medico o da uno stile di vita impeccabile. Adottare una dieta corretta, evitando carne, glutine e cibi raffinati, praticare sport, yoga, meditazione trascendentale o qualche disciplina fisica, “curarsi” con farmaci naturali rappresentano sicuramente attitudini corrette e ottimi strumenti di cui servirsi, ma non bastano per raggiungere uno stato di benessere e di salute. Manca ancora qualcosa, come se il vero, definitivo farmaco per la Guarigione continuasse a sfuggire. Non si spiegherebbe altrimenti come mai molti radicali sostenitori e praticanti di uno stile di vita definito sano siano comunque malati o infelici.
L’uomo è un sistema complesso, in cui corpo, emozioni, pensieri e Spirito si amalgamano tra loro in maniera del tutto soggettiva, unica e irripetibile. Egli non è qui in questo pianeta semplicemente per consumare, sporcare, soffrire e sopravvivere, ma è chiamato a conquistare ben più ambiti traguardi.
Per fare ciò egli deve avere il coraggio di mettersi in gioco; cosa questo significhi e come debba essere fatto sono i due motivi trainanti della presente rubrica, la quale vuole essere uno spunto di riflessione ironico ma profondo per chi, come me, non si accontenta di sentirsi sopraffatto da un sistema che lo rende schiavo e che non lo stimola a riflettere, ma che semplicemente gli propone tipi di cure omologate alquanto discutibili e comunque inefficaci.
In una situazione di malessere planetario generale, qualcuno inizia a comprendere che Guarigione è sinonimo di piena realizzazione personale e spirituale (termine che esula da qualsiasi connotazione religiosa). Qualcuno inizia a sospettare che un mero intervento esterno (sia esso sotto forma di pillola o di terapia alternativa) non sia sufficiente a garantirgli una salute vera e definitiva. Qualcuno inizia finalmente a capire l’importanza di assumersi la responsabilità di una partecipazione attiva, attraverso uno stato di aumentata consapevolezza: in altre parole, inizia a scoprire il Potere che giace dentro se stesso.
L’auto guarigione è un programma contemplato dalla Natura e inserito in ciascun essere vivente; è un processo naturale al quale si può giungere solo attraverso la completa comprensione di se stessi e dei propri “errori spirituali”. Se vuole Guarire veramente e realizzarsi come essere superiore, l’uomo deve uscire dalla sua zona di comfort e iniziare a guardarsi dentro (sempre con tanta ironia), pena la schiavitù dal sistema, di cui è spesso ignaro succube.
To be continued…
Chiara Pierobon