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La mappa del mondo che non dovrebbe esistere

Il museo del Palazzo Topkapı di Istanbul conserva il frammento della mappa del mondo realizzata dal cartografo Piri Reìs, capitano navale ottomano e in seguito ammiraglio, vissuto tra il 1465 e il 1553.

La mappa di Piri Rèis divenne famosa perché riporta con notevole precisione le coste dell’Africa e abbastanza bene quelle del nuovo mondo, con una datazione notevolmente antecedente alla scoperta delle Americhe da parte di Colombo.

La mappa diede così origine ad alcune ipotesi pseudoscientifiche che, fantasiosamente (vale a dire senza alcuna documentazione scientificamente credibile), portarono avanti teorie secondo cui la conoscenza della geografia mondiale, e, in particolare, quella delle coste dell’America, sarebbe stata più approfondita di quanto si creda, perché dimostra che non solo le più antiche civiltà erano già entrate in contatto con la costa Antartica, ma come la mappatura stessa di questa regione abbia costituito per i posteri una fonte preziosa di informazioni.

In effetti, in una nota in calce alla mappa, il cartografo Rèis specificò di aver utilizzato circa venti fonti materiali diverse, tra cui diverse mappe di cartografi portoghesi a lui contemporanei e diverse altre più antiche, risalenti all’epoca di Alessandro Magno.

In realtà, secondo lo storico Gregory McIntosh “gli scrittori arabi confondevano spesso Claudio Tolomeo, cartografo del II secolo d.C., con Tolomeo I, uno dei generali di Alessandro, nonché primo dei regnanti d’Egitto della stirpe dei Tolomei, che regnò dal 323 al 285 a.C.”. Questo errore renderebbe le fondi utilizzate molto meno antiche rispetto a quanto affermato dal nostro cartografo, anche se non spiegherebbe la curiosa rappresentazione dell’Antartide, riportata sulla cartina nell’angolo in alto a destra, scoperta solo tre secoli, nel 1818, completamente priva di ghiaccio e praticamente un tutt’uno con il Sud America.

C’è chi li liquida la questione come un semplice errore di valutazione: il continente rappresentato non sarebbe l’Antartide, bensì il continente Terra Australis, all’epoca ancora inesplorato ma già conosciuto e rappresentato comunque in molte mappe. Rèis potrebbe semplicemente aver esteso le dimensioni del Sud America fino a renderlo parte di quelle terre. O più semplicemente aver distorto eccessivamente la rappresentazione delle coste.

Quale che sia la realtà, che probabilmente non scopriremo mai, Piri Rèis, insieme alla sua mappa, è diventato famoso, tanto da apparire come personaggio nella trama di un noto videogioco.

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