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Cubo di Rubik: come risolverlo

A competitor attends the World Rubik's Cube Championship in Budapest October 5, 2007. REUTERS/Laszlo Balogh (HUNGARY)

Cubo di Rubik: i numeri

Composto da 26 blocchetti, che producono oltre 43 miliardi di miliardi di combinazioni, un’unica soluzione e 5,55 secondi per risolverlo, questi sono i numeri un po’ incredibili del Cubo di Rubik.

Creato nel 1974 dal professore di architettura e scultore ungherese Erno Rubik venne messo in commercio a partire dai primi anni 80 e subito il suo successo fu immediato con milioni di pezzi venduti (oltre 300) tanto da risultare uno dei “giocattoli” più richiesti della storia grazie alla sua economicità, facile da trasportare e senza batterie da sostituire.

Chi da bambino o da adulto non si è cimentato almeno una volta nel cercare di risolverlo?

Molto probabilmente senza riuscirci; sì perché nonostante la sua apparente semplicità proprio un “giocattolo” non è. La prima diffusione del rompicapo si ebbe infatti tra i matematici ungheresi interessati a risolvere problemi di statistica e teorici che il cubo poneva loro. Con oltre 43 miliardi di miliardi di combinazioni ed un’unica soluzione, la ricerca di un procedimento risolutivo per questo rompicapo è estremamente complessa: oltre alle innumerevoli combinazioni non è facile riuscire a visualizzare, in uno spazio tridimensionale, gli effetti che possono derivare da una sequenza formata anche da poche rotazioni di insiemi di blocchetti.

Cubo di Rubik: come risolverlo

Le tecniche ideate per risolvere il Cubo sono diverse, quella più semplice è quella che viene definita a strati in cui viene risolto uno strato alla volta, altre le tecniche studiate per risolverlo in modo più veloce; talmente veloce che nei campionati mondiali organizzati dalla World Cube Association, i concorrenti si sfidano a suon di centesimi di secondo. Attualemente il record mondiale fatto registrare nel 2013 di 5,55 secondi appartiene a Mats Valk.

Il “giocattolo” ha interessato per anni anche i matematici ed informatici di tutto il mondo intenzionati a scoprire il numero massimo di rotazioni singole matematicamente in grado di configurare il cubo da una qualunque delle innumerevoli combinazioni possibili: si è passato dalle 52 mosse stimate ad inizio anni ’80 alle 20 fissate nel luglio 2010 da un gruppo di ricercatori statunitensi.

Erno Rubik dopo aver ottenuto decine di premi e riconoscimenti universitari si è occupato di divulgazione scientifica promuovendo l’importanza dello studio delle scienze nelle scuole; ad aprile 2014 ha inaugurato a New York la mostra “Oltre il cubo di Rubik” dedicata alla scienza alla tecnologia ed alla matematica.

Tonino Fabbri

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