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Letteratura popolare sammarinese: leggende novelline e luoghi sacri

Nel contesto della letteratura popolare sammarinese figurano leggende, novelline e altri tipi d’espressione. La leggenda è il racconto della vita di un eroe o di un santo, attorno alle figure dei quali si sono creati intrecci narrativi improntati al senso dello straordinario o del prodigioso.

Tali personaggi in genere sono realmente esistiti , ma le vicende hanno subito un processo di alterazione, a volte sono invece creati dall’immaginario e coscienza popolare, ma comunque rappresentativi di determinate situazioni storiche e sociali.

Il manoscritto più antico della Vita Sancti Marini è quello- come riportato da Aebischer- conservato a Torino nella Biblioteca Nazionale. Le vicende della Vita sono state miticamente collocate indietro rispetto al tempo storico, all’epoca delle persecuzioni, a scopo di persuasione religiosa, per quanto riguarda la vita del santo Aebischer afferma che ha scarsa rilevanza come documento storico, in quanto dimostra semplicemente che nell’epoca della sua composizione si venerava sul titano la memoria di un santo anacoreta di nome Marino.

Un mito quando è forte legame di una comunità anche se non è da considerarsi come fonte storica, può succedere si ponga a fondamento della storia di un paese e in qualche misura lo promuova.

Oltre alla leggenda della vita del Santo vi sono altre leggende di minor importanza, ma significative perché legate alla storia o vita sociale sammarinese.

Alcune fanno riferimento a luoghi reali, indicati come testimonianza incontrovertibile di credenze religiose o caricati del mistero di un mondo magico, in relazione a tempi oscuri della storia intorno ai quali mancano testimonianze precise.

I letti scavati nella roccia sui quali avrebbe posato le membra stanche il santo, uno scavato in una grotta naturale alla Baldaserrona, l’altro all’interno della Chiesetta di san Pietro ai lati della Basilica.

sacello baldaserrona

 Ph: Oscar Cervellini

Dalle leggende legate al culto dei luoghi sacri passiamo a quelle relative ai ruderi degli antichi fortilizi, come quelli di Torraccia e di Monte Cerreto, che come sembra, rievocano anche antiche leggende longobarde.

Sempre grande senso del mistero hanno suscitato nei curiosi le grotte che per lunghi tratti s’inoltrano nelle viscere del Titano.

Si favoleggiava di tesori nascosti o, come nel caso della Tana di bando, di persone che erano penetrate all’interno e non avevano fatto più ritorno.

Ricordiamo poi alcune leggende legate alla vita della comunità sammarinese con riferimenti sia religiosi che politici.

Significativa sotto l’aspetto religioso la leggenda connessa alla fondazione del convento di Valdragone e alla diffusione del culto mariano.

Interessante pure quella che comunemente è chiamata la “leggenda del Paron” per le vicende di tipo politico cui fa riferimento.

Si ritiene infatti collegata ai tempi difficili in cui la Repubblica venne cinta d’assedio dal cardinale Valenti Gonzaga, a ricordare le virtù del Santo di portare salvezza a chi gli si rivolge, anche in mezzo alla più temibile tempesta.

Chiara Macina

 

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