Nell’immaginario di ogni bambino la Befana è indissolubilmente connessa alla meritocrazia, la vecchia Signora infatti premia i bambini buoni elargendo doni e dolcetti, ma punisce con carbone amaro quelli cattivi, a volte dispensa sia gli uni che l’altro, non esistono persone solo buone o solo cattive.
Befana: a bordo di una scopa per far visita ai bambini
La Befana è di manica più stretta del caro Babbo Natale, un gran buonista, che ricompensa chiunque, dall’aspetto tenero e rassicurante, di anziano vegliardo.
La Befana non è certamente di aspetto gradevole, i bambini non si nascondono lottando contro il sonno pur di vederla come fanno con Santa Claus, anzi temono di incontrarla, nessuno l’ha mai vista sorridere, ha capelli grigi e in disordine, naso storto con un’orrendo bubbone sopra, sdentata, gobba e magrissima.
Secondo la tradizione italiana la Befana, vola su una scopa, fa visita ai bambini nella notte tra il 5 e il 6 gennaio per riempire le calze lasciate da essi appositamente appese sul camino o vicino a una finestra. L’origine di questa figura va probabilmente connessa a tradizioni agrarie pagane relative all’anno trascorso, ormai pronto per rinascere come anno nuovo. Difatti rappresenta la conclusione delle festività natalizie come interregno tra la fine dell’anno solare e l’inizio dell’anno lunare.
Secondo una versione “cristianizzata”, i Re Magi, diretti a Betlemme per portare i doni a Gesù Bambino, non riuscendo a trovare la strada, chiesero informazioni ad una signora anziana. Malgrado le loro insistenze, affinché li seguisse per far visita al piccolo, la donna non uscì di casa per accompagnarli.
In seguito, la donna provò rimorso per non averli accompagnati, quindi dopo aver preparato un cesto di dolci, uscì di casa e si mise a cercarli, ma non ci riuscì.Così si fermò ad ogni casa che trovava lungo il cammino, donando dolciumi ai bambini che incontrava, nella speranza che uno di essi altro non fosse che il piccolo Gesù.
Da allora la Befana gira per il mondo, facendo regali a tutti i bambini, per farsi perdonare.
Buona Epifania a tutti!
Chiara Macina