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Karkadè: i benefici della tisana

La nostra cultura legata alla medicina tradizionale, che in passato era affidata alle sapienti mani di donne erboriste, consigliava la tisana – TI-SANA – proprio in questo periodo di passaggio per il nostro corpo. Si va verso il freddo, il ritorno al lavoro dopo il relax estivo può provocare stati di irritabilità, che sfociano spesso in ansia e fame nervosa e raggiungono il culmine dopo qualche settimana, in particolare nel mese di ottobre.

La tisana può aiutare a ritrovare noi stessi, un momento ti calma, ed aiutarci con i suoi benefici. Le tisane rappresentano dei toccasana nell’arco di tutto il periodo autunno-inverno e, se fatte con gli ingredienti giusti, possono aumentare le difese dell’organismo e sconfiggere dei sintomi che stanno insorgendo oppure che sono già sorti. Tra gli ingredienti più consigliati per il mal di gola, c’è la cannella. Si tratta di una spezia dalle numerose proprietà benefiche, tra le quali spicca il suo potere di disinfiammare la gola e il naso e quello di decongestionare tutto l’apparato.La malva, la salvia, il karkadè sono altre erbe e fiori che si prestano a far guarire le vie respiratorie dalle infiammazioni e le infezioni in corso.

Karkadè: la tisana

Molto adatta a questo periodo è una tisana composta da karkadè, salvia e scorze di arancio che protegge e calma naso e gola. Le tisane alle erbe, o per meglio dire TI-SANA,  sono considerati veri e propri rimedi curativi e possono essere preparati e gustati sia caldi che freddi. Non contengono sostanze stimolanti come caffeina e teina, cosa che li rende facili da preparare e adatti praticamente a tutti.

L’origine delle tisane risale all’antichità: in epoca greco-romana, le persone erano già solite conoscere e utilizzare le virtù benefiche di certe piante, che venivano messe in infusione in acqua calda o fredda oppure grazie all’aiuto di compresse per sfruttarne al meglio le proprietà. É durante il Medioevo che le preparazioni delle tisane diventano via via sempre più sofisticate, essendo anche il principale apporto farmaceutico, spesso segretamente dispensato da donne depositarie “dei segreti” della medicina popolare, disponibile per la medicina del tempo.

I Celti affidavano ai Druidi rituali e impieghi fitoterapici, utilizzando principi attivi naturali di cui avevano una profonda conoscenza. Poi furono i Monaci a conservare e tramandare l’utilizzo benefico di molte piante che coltivavano o ricercavano nella natura. Particolarmente importante il lavoro in questo campo di Santa Hildegarda von Bingen, badessa, mistica e scrittrice, che nelle sue numerose opere vede nella natura una preziosa alleata per risolvere le malattie dell’uomo. Pensate che i cinesi, che apprezzano da sempre le virtù benefiche delle piante, in tempi passati non esitavano a scambiare le foglie più preziose dei loro tè con le tisane dei visitatori occidentali.

Come preparare la tisana

Utilizzate acqua bollente e lasciare in infusione almeno 5-8 minuti oppure, meglio ancora, mettete la miscela direttamente nell’acqua fredda, portate ad ebollizione e lasciate in infusione, dopo avere spento il fuoco, per almeno 5-8 minuti-

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