Nicolai Lilin presenta il suo libro a Villa Manzoni
L’autore di “Educazione siberiana” , Nicolai Lilin, ospite dell’Ente Cassa di Faetano al Salotto di Villa Manzoni, per presentare in anteprima il suo nuovo libro “Spy Story Love Story”: la storia di un killer che non ha paura di niente, tranne che della propria umanità. Lunedì 11 luglio, ore 21, Villa Manzoni RSM, ingresso libero.
Un ragazzo di origini siberiane, con un passato torbido, arriva in Italia dove si guadagna da vivere come tatuatore, scrive un racconto autobiografico che si impone come caso letterario, qualche anno dopo Gabriele Salvatores lo trasforma in film. E diventa famosissimo.
Nicolai Lilin esplode nel 2009 con Educazione siberiana, romanzo in cui racconta la sua vita, ciò che ha visto e sentito, il mondo in cui è stato educato. “Un romanzo come se ne leggono pochi” dirà Roberto Saviano, che racconta di un mondo scomparso, quello degli Urka siberiani, la comunità di criminali deportata da Stalin al confine con l’attuale Moldavia, in una terra di nessuno che è la Transnistria. Racconta di gente come lui, gli ultimi discendenti di una stirpe guerriera, uomini che usano definirsi “criminali onesti” atavici nemici dei “criminali disonesti”, che usano il tatuaggio come primordiale forma di comunicazione. Storie che rischiavano di perdersi, che conoscono in pochi. Storie di gente ormai distrutta dal capitalismo, gente che aveva regole sacre, che viveva con dei valori incrollabili e inviolabili.
ll libro fa il botto ma insieme all’apprezzamento si guadagna anche le dure critiche di chi lo ritiene una serie di fatti inventati, senza riscontri storici effettivi.
Lilin prosegue nell’esploraizone di quel mondo scrivendo altri 5 libri, il suo fenomeno cresce e arriviamo così alla scorsa settimana, più precisamente al 28 giugno quando esce sua ultima fatica: Spy story love story (Einaudi).
Anche in questo caso il protagonista gli somiglia molto, cresciuto anche lui con un credo criminale, sulle rovine dell’impero sovietico, in un’organizzazione del mondo illegale. Il fatto che tra di loro si chiamassero “fratelli”, che frequentassero la chiesa e vivessero uno strano risveglio della coscienza cristiana, che citavano il Vangelo prima di sparare a un uomo, non impediva di spararsi pure tra di loro per questioni banali. Così ne sopravvivevano pochi. Ancora meno riuscivano a fare carriera. Alesa – assasino di professione – però ha una valvola di sfogo, ama la lettura e grazie ai libri riesce a costruirsi un mondo in cui era accettabile vivere. Ormai giunto a 45 anni cerca la libertà, quella vera, il cui prezzo è un’ultima missione, dove però l’amore giocherà una carta importante.
La scrittura è sempre ruvida e potente, ma dimostra l’evoluzione dell’autore, che si cimenta con nuovi generi e li mescola con sapienza: Lilin lo presenterà in anteprima a San Marino al Salotto di Villa Manzoni, promosso dall’Ente Cassa Faetano, lunedì 11 luglio alle ore 21 con ingresso libero.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.villamanzoni.org.
Sull’autore
Nicolai Lilin, pseudonimo di Nicolaj Veržbickij è nato a Bender, il 12 febbraio1980. La Transnistria, sua regione di nascita, oggi appartiene alla Moldavia ma all’epoca faceva ancora parte dell’URSS. Nel 2004 si trasferisce in Italia, dove lavora come tatuatore.
Il suo romanzo d’esordio, Educazione siberiana, viene pubblicato da Einaudi nell’aprile 2009. Il secondo romanzo, Caduta libera esce nel 2010. Seguono: Il respiro del buio del 2011, Storie sulla pelle del 2012, Il serpente di Dio nel 2014, e adesso Love Story Spy Story. Tutti per Einaudi.