Via Giuseppe Mastella si trova a Borgo Maggiore.
Giuseppe Mastella nacque a Firenze nel 1868, morì a San Marino nel 1957. Sinceramente affezionato alla terra che lo ospitava, meritò di essere considerato sammarinese: nell’aprile 1909 fu ascritto alla cittadinanza sammarinese e occupò anche un seggio in Consiglio.
Dedicò la vita alla scuola e letteratura.
Per più di quarant’anni insegnò nel liceo sammarinese.
Famoso grecista, di lui conosciamo traduzione dei lirici e dei gnomici greci.
Ma si dedicò soprattutto alla poesia e si espresse preferibilmente in quella forma compositiva d’antica tradizione che è il sonetto.
Tra i motivi della sua poesia rileviamo l’amore per il paese ospitale di cui celebrò vicende e tradizioni, l’ammirazione per lo spettacolo della natura, di cui apprezzò soprattutto gli aspetti più semplici e schietti, l’interesse per la letteratura italiana di cui ne esaltò i poeti maggiori.
E’ autore di una raccolta di sonetti intitolata “In Republica bona”, che si ispira alla vicenda che legò Garibaldi a San Marino. In un sonetto “La guida” ci presenta il popolano sammarinese Nicola Zani, che nel buio della notte per dirupi, condusse Garibaldi in fuga e i suoi fuori dall’accerchiamento degli austriaci, avviandoli verso Cesenatico
La guida
Venne la guida: un uomo arido, ossuto
Tutto pel, tutto nerbi, tutto nocchi,
Tutto rughe la fronte ampia, con gli occhi
Fiammeggianti e il contegno risoluto:
Cacciatore instancabile, saputo
Nel rampare per dirupi e per trabocchi,
Nell’entrare il padul fino ai ginocchi,
Nel trovare come il can, la strada al fiuto.
Si profferse con gioia: a una secreta
Vista raccolse la famiglia, e, stesa
Largo accennando la callosa mano,
Indicò guadi e valichi, Sogliano
Bianca dai verdi poggi al ciel protesa,
E cupa in fondo al piano la Pineta.
(G. Mastella, I sonetti)