Il cuore di Rimini
Dal 3 al 10 luglio divertirsi è per una buona causa
Il cuore di Rimini? Batte per Mutoko. Spiwe è una bimba di due anni allegra e vivace. Sta imparando a camminare con l’aiuto di una sedia di legno bianca e quando mangia, seduta su un seggiolone di recupero, ama fare versi strani e sporgersi verso il tavolo e poi lasciarsi cadere all’indietro. Ride, Spiwe. Ed è una gioia vedere i suoi dentini bianchi luccicanti, riempire di allegria la cucina.
Pensare che quando è arrivata in Italia a dicembre dallo Zimbabwe insieme a Kuda, la sua mamma di 25 anni, si temeva che non riuscisse a sopravvivere. Si, perché questo piccolo terremoto, soffre dalla nascita di una grave patologia cardiaca, ma come a volte accade, ha avuto la fortuna di incontrare degli angeli nel suo cammino.
Si tratta dei volontari della missione cattolica “All Souls” di Mutoko, a circa 170 km della capitale Harare, nell’ambito della quale si trova l’ospedale “Luisa Guidotti”, fondato nel 1936 e successivamente dedicato alla dottoressa italiana che vi prestava servizio negli anni ’70 e che venne uccisa nel 1976 durante la guerra per l’indipendenza della allora Rhodesia. La sua eredità è stata raccolta dalla dottoressa riminese Marilena Pesaresi che dirige la struttura con grande spirito di servizio da oltre un ventennio e che grazie anche all’aiuto della Diocesi di Rimini e di tanti enti e benefattori privati è stata rinnovata e ampliata sino a diventare, con i suoi oltre 200 posti letto, un punto di riferimento per l’intero Paese, nonché l’unico luogo che accolga i malati di Aids in fase terminale. Purtroppo, nonostante il “Luisa Guidotti” Hospital costituisca un presidio sanitario di fondamentale importanza, l’esiguità delle risorse economiche, tecniche e strutturali, permette di far fronte solo in modo parziale all’enorme bisogno di profilassi e di cura della popolazione, particolarmente soggetta anche patologie congenite di tipo cardiaco.
Operazione cuore
Per questo nel 1985 nasce il progetto ‘Operazione Cuore’ che ha come obiettivo quello di operare in Italia i bambini e ragazzi africani affetti da gravi cardiopatie. Accanto alla dottoressa Pesaresi lavora anche il fratello Antonio, cardiologo dell’ospedale “Infermi” di Rimini, che ogni anno va a Mutoko, alternandosi con il dottor Gabriele Bronzetti, dell’equipe medica dell’ospedale “Sant’ Orsola” di Bologna, per selezionare i casi più gravi da portare in Italia.
Una volta operati, i bambini hanno bisogno di assistenza continua e questo avviene in modo organizzato, con la partecipazione della regione Emilia-Romagna, dell’A.Usl di Rimini, dei cardiologi di Rimini e Bologna e soprattutto di tante famiglie, pronte a ospitare bambini e ragazzi come Spiwe per i mesi della necessaria convalescenza, che vengono accolti come figli propri. In 31 anni, grazie a questo progetto, sono stati operati oltre 200 bambini, ma in Africa ce ne sono molti altri che aspettano. Anche per questo nel 2001 è nata “Rimini for Mutoko”, un’iniziativa promossa da un gruppo di amici che, attraverso il gioco, lo sport e il divertimento, vogliono richiamare l’attenzione sulla drammatica causa di Mutoko (Zimbabwe) e raccogliere fondi per l’ospedale “Luisa Guidotti”.
Cuore e gara di solidarietà sportiva sulla Riviera
Nell’ultimo decennio di attività, “Rimini For Mutoko” ha raccolto centinaia di migliaia di Euro coinvolgendo decine di operatori e centinaia di appassionati di beach tennis e beach volley, dando vita ad una vera e propria gara di solidarietà sulla Riviera. I tornei – Beach Tennis, Foot Volley, Beach Volley e Burraco – della quattordicesima edizione di Rimini For Mutoko prenderanno il via il 3 luglio 2016 e si concluderanno sabato 10. Le iscrizioni sono aperte al sito http://riminiformutoko.it/iscriviti-al-torneo/. Due i progetti che si desiderano finanziare quest’anno: pagare i viaggi a 20 bimbi che devono operarsi di cuore in Italia, e continuare il lavoro iniziato lo scorso anno con i medici, per contribuire a diminuire la mortalità e morbosità causate dall’HIV / AIDS nel distretto di Mutoko.
Intanto Spiwe sta continuando a crescere: ha visto il mare per la prima volta, adora mangiare i sardoncini con la piada e giocare con Lego: ogni giorno, come ha detto una dottoressa dell’ospedale di Rimini, è un dono.
Crick