Mamme imperfette ci siete? Si parlo proprio con voi che correte come dannate dalla mattine alla sera, nel tentativo di conciliare il vostro essere mamma, lavoratrice, moglie, compagna eccetera e vi trovate a sera stanche morte e non troppo efficienti, voi che magari la scorsa estate avete voluto responsabilizzare i figli lasciando in mano loro l’incombenza dei compiti estivi per poi ritrovarvi vis a vis con temi, romanzi, cd d’inglese per non mandarli a scuola senza, è tornata la fiction che parla di tutte noi.
Sul sito Corriere.it sono online le puntate della prima stagione della serie “Una mamma imperfetta”.
Al centro della fiction una mamma e il suo corredo di: senso d’inadeguatezza, lotte contro il tempo, impegni in esubero, figli esigenti, uno stuolo di “perfect mum” con le quali misurarsi.
Chiara è mamma di due bambini in età scolare, corre, si affanna, fa del suo meglio ma si sente una “mamma imperfetta”, dispensatrice di merendine confezionate, accostamenti non giusti nel vestire, poca energia nel portare avanti le attività pomeridiane dei pargoli, si trova a spiare da lontano le mamme perfette “che si atteggiano a Biancaneve, ma più cattive di Grimilde”, quelle che preparano il gelato tradizionale per le merende dei loro bambini, “ma mica con la macchina del gelato- sospira sconsolata Chiara- proprio mantecandolo a mano”, che collaborano alla stesura delle ricerche delle figlie adolescenti, con la stessa meticolosità e scrupolo con la quale parteciperebbero a una riunione alla Casa Bianca. Chiara ha una famiglia normale, un lavoro ordinario, ama confrontarsi con le amiche, le altre mamme imperfette come lei, non quelle che vogliono trasudare perfezione da ogni frase e che altro non fanno che aumentare la frustrazione. Amiche diverse ma accomunate dalla lotta del quotidiano: sfide, stress, frustrazioni. In otto minuti Chiara ci racconta la sua giornata, alleggerendo e ironizzando sui problemi che ogni mamma quotidianamente affronta.
Le mamme di oggi, infatti, pur tra mille acrobazie e peripezie, rinunciano mal volentieri a essere mamme perfette per i loro figli, a costo di zampettare come dannate da mattina a sera.
La società altro non fa che alzare l’asticella della prestazione richiesta alle donne, inoltre come sostiene Chiara sconfortata “non ci sono più i figli di una volta”, oggi i bambini sembrano volere loro stessi dare i voti a genitori di una generazione che ha fatto di tutto per compiacere i propri, oggi sembriamo noi a voler cercare l’approvazione dei figli. “Quando è avvenuto il cambiamento?” si chiede sconsolata Chiara e gira la domanda alle inseparabili amiche. Una domanda resta senza risposta “Si fa qualcosa per i nostri figli perchè si pensa sia bene per loro oppure lo si fa per ottenere la loro approvazione”? Una cosa è certa fa parte del mestiere di genitore quello di prendere decisioni che lo rendono “impopolare”, buona corsa a tutte!