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The Great Pumpkin, la Grande Zucca

Trascorrere un intero pomeriggio nel paradiso delle zucche alla ricerca di The Great Pumpkin? Si può fare. Sì, proprio The Great Pumpkin, la Grande Zucca, il leggendario personaggio a cui ogni anno, in vista delle festa di Halloween, Linus scrive come si farebbe a Babbo Natale, convinto che la notte del 31 ottobre il Grande Cocomero (così venne tradotto all’epoca da Oreste Del Buono The Great Pumpkin) sorga dall’orto più sincero per elargire doni ai bambini.

In cerca della mia storia di Halloween, qualcosa che odorasse di dolcetto o scherzetto, zucche illuminate, fantasmini e zombi che tornano a inquietare i nostri sogni, ho trovato a Coriano la mia zucca perfetta. Basta lasciarsi il mare alle spalle, proseguire sulle dolci colline di Rimini e si arriva nella piccola frazione di Passano. Qui in via del Campo, nome più azzeccato non poteva essergli assegnato, ci sono tre tenute fiore all’occhiello del riminese: appena presa la stradina scoscesa c’è la tenuta Santini, subito dopo quella della Valle delle Lepri, per ultimo in fondo alla stradina ecco il Podere Bianchi. Non ti puoi sbagliare perché se ci arrivi in questi giorni saranno le zucche, accatastate sul ciglio della strada, a portati direttamente da The Great Pumpkin.

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A scommettere sulla coltivazione e sulla vendita delle zucche ornamentali è stato Marco Bianchi, 27 anni, ultimo erede di una famiglia che da quattro generazioni si dedica ai frutti della terra. Giovanissimo, ma con le idee giuste, gli piace vivere di scommesse e realizzare le sue idee. Le zucche sono state il suo pallino fin da piccolo. Avrà avuto fra i 10, a essere generosi 12 anni, quando alla fiera di Sant’Agata compra le sue prime zucche ornamentali. Ne pianta i semi e l’anno dopo rivende il raccolto alla Fiera dell’Olio di Coriano. Non è un gioco da bambini, anno dopo anno l’attività prende corpo. Tant’è che quest’anno sono stati coltivati a zucche ornamentali 5 ettari del podere di famiglia e nel 2016 diventeranno 8. Lui sulle zucche ti sa dire davvero tutto. Intanto si dividono in quattro famiglie: ci sono le mangerecce quelle che finiscono nei nostri piatti; quelle belle, tonde, grandi e arancioni di Halloween, la cui caratteristica è di avere poca polpa, peculiarità perfetta per poterle intagliate e illuminare con fiammelle nella notte degli spiriti inquieti. Poi c’è la lagenaria, un tipo di zucca che si secca e viene usata come legno per creare oggetti. Infine la famiglia più bella: quella delle zucche ornamentali. Nel paradiso delle zucche Marco ne ha fatto crescere ben 180 specie. A regalare colori, arricciature, forme sinuose, bucce più o meno bitorzolute, sono le api. E lui ti spiega per benino. Basta seminare nello stesso campo diverse varietà e le api attraverso il polline procedono a renderle uniche e speciali. Un giro nel podere e nel deposito ti fa perdere la testa: zucche in ogni dove che virano dal giallo all’arancio e il rosso, fino a contemplare tutte le diverse sfumature di verde. Ci sono le forme classiche, quelle che invece sono cresciute seguendo la fantasia, le bianche minimaliste usate soprattutto per i matrimoni, oppure quelle con il cappuccio rosso su base bianca una sorta di zucca-fungo. Insomma, fantasia al potere che ti fa sembrare di essere davvero nell’orto del The Great Pumpkin.

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Coltivare e commercializzare zucche ornamentali è un lavoro con tempi e scadenza ben prestabiliti. Dal mese di agosto le zucche iniziano maturare e si parte con la raccolta. In ottobre e novembre è un po’ come essere in alta stagione con la giornata di Halloween che ne segna il capodanno. Dal podere di Coriano le zucche, via internet (zuccheornamentali.com) prendono la strada di tutta Italia e da qualche tempo pure all’estero, per esempio Germania e Francia. Vendita in rete e vendita diretta, non è inusuale infatti imbattersi in patite di life style che munite di cestino arrivano al Podere Bianchi e scelgono bizzarre zucche per decorare la tavola, piuttosto che per infondere un tocco particolare a negozi e locali. Economicamente parlando, se ci sai fare, è un buon lavoro. Piazzarle in grandi quantità è un affare quasi da brocker di borsa, specialmente le zucche arancioni di Halloween. C’è un prezzo che varia a seconda che si avvicina la data X del 31 ottobre e devi sapere scegliere l’attimo per realizzare l’affare migliore: in bilico fra chi ti fa un’offerta medio bassa e magari ti compra tutto il raccolto, oppure tentare di realizzare il maggiore profitto piazzando il raccolto fra più acquirenti. Più complicato di quel che può apparire a prima vista quando si sente parlare di zucche, insomma non è un arte per principianti. A lui riesce naturale, forse merito di quella citazione che tiene sempre in mente: “Andare sempre contro vento. Soltanto così e possibile alzarsi in volo”, Jim Morrison docet.

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Antonella Zaghini

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