C’era una volta, nell’Antica Terra della Libertà, una bambina di nome Raffaella Ciacci. Amava frequentare allo stesso modo i boschi della scrittura e le lande del disegno ma, quando si trovò al primo bivio, scelse la scrittura e si perse nel bosco. Si laureò in Lettere Moderne, con una tesi in Letteratura per l’Infanzia e il professor Antonio Faeti come relatore, e questo in qualche modo la riavvicinò alle Figure. Di lì a poco si trovò a ripercorrere le lande del disegno, passando per le piane della grafica, ma con tanto tanto da imparare. Trascorse allora alcuni anni apprendendo i segreti dell’arte dai maghi dell’illustrazione (Mauro Evangelista, Octavia Monaco, Pia Valentinis, Francesca Chessa, Anna Laura Cantone, Carll Cneut…) dopo di che, come quasi ogni illustratore, dovette affrontare le Tre Prove: la fiera del Libro di Bologna, i Concorsi di Illustrazione e la Pubblicazione.
Uscì viva, a stento, dalla Fiera del Libro di Bologna; fu selezionata e vinse alcuni concorsi italiani e internazionali; partecipò e curò mostre, collettive e personali, e infine giunse alla Pubblicazione di alcuni libri illustrati.
Oggi, che la bambina è diventata grande, il sentiero l’ha riportata nel fitto del bosco, fino al castello dell’insegnamento, e solo sporadicamente può visitare ancora le lande del disegno, ma lo fa con grande soddisfazione.
http://raffaellaciacci.blogspot.com/