La parola di oggi è Rinascita.
Come ogni anno la Pasqua porta con sé il desiderio di rinascita, di rinnovamento e in alcuni casi anche di riscatto. Esattamente come succede nel mondo, dove ogni giorno si combattono battaglie di ogni genere, dentro di noi c’è un crepitio simile, un lavoro continuo di superamento dei nostri limiti e tentativi più o meno efficaci di vincere le nostre battaglie personali.
Rinascere è un atto di fede e coraggio, è la decisione consapevole e ardita di darci una nuova possibilità per essere felici, per realizzare un sogno o semplicemente per essere noi stessi e non quello che vogliono gli altri.
Rinascere significa abbandonare vecchie credenze e modi di fare per abbracciarne di nuovi magari sconosciuti ma terribilmente affascinanti e carichi di energia e positività. Significa guardare la vita con occhi nuovi, vedendo dietro una difficoltà l’opportunità di reinventarsi, di tirare fuori gli attributi e affrontare le situazioni come non avremmo mai fatto in altre circostanze.
Rinascere vuol dire ritrovare sotto cumuli di polvere emotiva la gioia e la determinazione del bambino dentro di noi, che sa cosa vuole e fa di tutto per ottenerlo, e soprattutto vuol dire togliersi un vestito ormai stretto e indossarne un altro che sentiamo addosso come una seconda pelle. Se è vero che ogni età ha la sua bellezza e le sue opportunità, possiamo rinascere quante volte vogliamo se questo significa puntare sempre più in alto, avvicinarci sempre più alla realizzazione dei nostri desideri, al raggiungimento di quella calma interiore che solo l’essere al posto giusto ti può dare.
Rinascere significa anche scegliere di non voler controllare tutto con maniacale precisione, ma lanciarsi nella vita in caduta libera, certi che ogni volo sarà più bello di quello precedente.
Rinascere significa anche perdonarsi per non essersi amati e rispettati abbastanza, per aver pensato di essere inferiori agli altri, per non aver creduto in noi stessi e nelle nostre capacità. E sul terreno del perdono seminare nuovi atteggiamenti e nuove promesse per una vita migliore. E’ tagliare i rami secchi, scrollarsi di dosso responsabilità che non ci appartengono ma che accettiamo per quieto vivere, è scegliere di lasciar cadere la zavorra inutile per alzarci in alto verso nuovi orizzonti.
E soprattutto rinascere significa SAPERE dentro di sé che siamo esseri divini e che come tali possiamo vivere una vita libera e vera sempre,in ogni istante, che se si chiude una porta è solo perché ce n’è un’altra che chiede di essere aperta ma finchè non lasciamo il vecchio non permettiamo al nuovo di manifestarsi nella nostra vita.
Rinascere ha a che fare con la “RESA”, che non significa perdere, ma bensì abbassare la guardia, arrendersi alla vita avendo come uno riferimento il nostro cuore e ciò che sentiamo giusto per noi. Il resto accadrà da solo. La vita accade, ogni giorno, anche se non facciamo nulla, anzi, spesso i veri miracoli succedono proprio quando ci togliamo di mezzo, quando lasciamo andare paure e condizionamenti e facciamo fare all’Universo.
Fra le essenze vibrazionali ce ne sono alcune che ci aiutano proprio in questo, vediamole da vicino.
- Foca ( Essenza Animali selvatici), insegna a muovesi con fluidità e grazia nella vita, lasciandosi andare al corso naturale degli eventi, senza sforzarsi troppo e senza controllare tutto. Aiuta a rilassarsi in attesa che i processi si sviluppino da soli.
- Medusa (Essenza Animali selvatici),per lasciarsi completamente andare, essere nel flusso e lasciarsi guidare dal flusso. La resa massima
- Salmone (Essenza Animali selvatici), per scoprire che esiste un senso e un significato profondo in ogni cosa che viviamo. Molto utile per coloro che devono affidarsi, di fronte a un futuro ancora ignoto) al processo spirituale della vita.
- Cherry Plum (Fiore di Bach), per mollare la presa, per uscire dalla tendenza a voler controllare tutto e tutti, rischiando di scoppiare per la troppa tensione interna.
A ognuno la sua rinascita, e come disse Paramahansa Yogananda, maestro spirituale del nostro secolo, “Non comportatevi come pavidi esseri umani, siete figli di Dio”.
Buon cammino.