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Casa sicura e comportamenti adeguati per prevenire gli incidenti domestici

Una recente pubblicità, prima di reclamizzare il proprio prodotto, mostra alcuni bambini intenti a esplorare l’ambiente che li circonda soprattutto mettendo in bocca vari oggetti o prendendo con le mani un po’ di tutto e quindi invita, mettendo in guardia, a riporre il proprio prodotto in luoghi non facilmente raggiungibili dai bambini.

L’avvertimento di per sé, non è una novità assoluta nel mondo degli spot e in passato ne sono apparsi diversi che indicavano il modo corretto per sollevare oggetti pesanti, o anche semplicemente quello di lavarsi i denti (utilizzare lo spazzolino con movimenti verticali e non orizzontali e dalla radice del dente alla punta n.d.r.).

A volte ciò può sembrare banale, altre volte meno, ma il concetto di fondo è molto importante. L’incidente domestico infatti, risulta essere una delle principali cause di infortunio o malattia, sia per i bambini che per le donne, ma non solo.

Come definizione, l’istituto nazionale di statistica italiano, l’Istat, descrive l’incidente domestico come “caratterizzato da tre fattori” e frutto di “un evento accidentale improvviso determinato da una causa esterna involontaria che si verifica in una abitazione o nell’ambito domestico e che comporta conseguenze temporanee o permanenti sulle condizioni di salute di una persona a causa di lesioni di vario tipo”.

Secondo una ricerca di alcuni anni fa, sfiorano i 3 milioni solo in Italia, le persone coinvolte in incidenti domestici, che possono causare anche fino a 8mila morti l’anno.

Le persone più coinvolte sono le femmine, con un rapporto quasi triplo rispetto ai maschi, eccezion fatta per la fascia di età dei bambini (da 0 a 5 anni) dove sono più coinvolti i maschi.

Inoltre, con l’avanzare dell’età aumentano le probabilità di incorrere in un incidente domestico.

Sempre in base alle statistiche, quelli più frequenti riguardano le cadute, che arrivano a rappresentare anche la prima causa dei decessi tra gli anziani. A seguire si riscontrano poi tagli, ustioni (sia termiche che chimiche), urti e schiacciamenti, avvelenamenti, folgorazioni, soffocamento, punture.

Le cause sono ovviamente le più varie, ma secondo sempre le statistiche, la prima causa di infortunio è l’attività domestica ordinaria legata alla conduzione della casa, ma non mancano le attività legate agli hobby, al tempo libero, all’igiene personale, alle piccole riparazioni e all’attività sportiva o di assistenza ad altre persone del proprio nucleo familiare.

E ovviamente uno dei luoghi più rischiosi si dimostra essere la cucina, seguita poi da soggiorno, bagno, camera da letto e poi da spazi all’aperto e complementari come balconi, terrazzi, cantine e garage.

Sono diversi i fattori che possono portare a un incidente domestico, dalla semplice distrazione, al comportamento non adeguato, ma anche un malessere improvvisto. Bisogna poi tenere presente che anche un incidente comune come una caduta, può avere poi conseguenze invalidanti che possono comportare anche una lunga convalescenza e una prolungata immobilità.

I più frequenti incidenti che si verificano tra le mura di casa sono i traumi superficiali, seguiti da fratture, stiramenti e lussazioni, ustioni, lesioni, schiacciamenti, amputazioni, avvelenamenti, soffocamenti, folgorazioni elettriche.

Sempre in base ai dati sono tre le categorie di rischi: quelli dovuti all’ambiente, quelli individuali e quelli comportamentali. Nel primo caso rientrano ambienti che presentano carenze tecnologiche, funzionali o impiantistiche; nel secondo gli arredi e gli oggetti che, per forma, utilizzo o disposizione divengono pericolosi. Mentre per i fattori legati all’età ci sono i bambini e gli anziani.

Ma incidono anche lo stress e le condizioni di salute.

Infine la categoria che riguarda i fattori di rischio comportamentali, vede al primo posto il disordine, in quanto tale categoria è legata ai modi d’uso dei luoghi e degli oggetti. Altri fattori di rischio sono poi la fretta e il cattivo uso delle attrezzature. Ma incidono molto anche i gli stili di vita, come l’alcolismo, l’assunzione di stupefacenti, l’obesità, la sedentarietà e il fumo.

Oltre all’Istat, in Italia, a tenere tracciati e monitorati gli incidenti domestici è anche il “Siniaca”, il Sistema informativo nazionale sugli incidenti in ambiente di civile abitazione dell’Istituto superiore di sanità.

Ma a cosa servono tutte le statistiche?

bambino-cucinaA farci capire quale sia il metodo più efficace per prevenire e ridurre gli incidenti domestici. Il migliore al momento, è “l’approccio multiplo” che si traduce in tre parole “informazione”, “educazione” e “formazione”. Le prime due riguardano tutti, dagli anziani ai bambini ai genitori, mentre nel l’ultimo gruppo rientrano gli operatori sanitari.

Infine, un altro aiuto è dato dall’utilizzo di dispositivi di sicurezza come maniglie antiscivolo, spie antincendio ecc…

Ma l’ambito di intervento è molto più ampio e coinvolge un po’ tutti gli aspetti della vita quotidiana. Secondo le varie raccomandazioni e consigli, infatti, per prevenire gli incidenti domestici andrebbero seguite anche molte accortezze, a partire anche dalla stessa progettazione dell’ambiente di vita e dell’abitazione, come cucine con piani cottura con manopole lontane dalla portata dei bambini, più prese elettriche per evitare che i fili elettrici finiscano sui fornelli, installare rilevatori di incendio e monossido carbonio, ecc…

A volte si tratta anche di accorgimenti che possono sembrare costosi o rappresentare effettivamente una spesa extra. Ma non si tratterebbe comunque di soldi spesi mali, anzi, si tratterebbe di un investimento nella propria salute e in quella dei propri cari che vivono accanto a noi. Perché ogni investimento in salute, è un buon investimento, sia nel breve, che nel lungo termine, quale la nostra stessa vita.

Franco Cavalli

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