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“La Cricca”: agitare bene prima dell’uso

“La Cricca”: agitare bene prima dell’uso

Cricca

Definizione: Gruppo di persone unite allo scopo d’intrigare o di favorirsi a vicenda, combriccola: è sostenuto dalla sua c.; letterati di consorteria e di cricca (Carducci); per estens., nel linguaggio fam., gruppo di amici: è uscito con la sua cricca.

Per me “cricca” ha valenza di un luogo interiore, un vero giardino dell’animo, costituito da persone adulte e per me molto amiche, con le quali mi ritrovo con cadenza settimanale per ridere, raccontarmi, alleggerirmi, allestire banchetti improvvisati o lunghe preparazioni, a volte pianifichiamo il menù per una settimana, a volte lo decidiamo all’ultimo assemblando, ciascuno porta qualcosa.

La mia “cricca” è costituita da quattro persone, io, due fanciulle e un principe: Chiara, Antonio e ben due Elisa.

Abbiamo un gruppo WhatsApp dove coordiniamo i nostri incontri che abbiamo chiamato “Le principesse di Anto”, già dalle prime ore del mattino è attivo e sveglio e procede per tutto il giorno a suon di canzoni, video, reels, frasi motivazionali e mille cuori, cuori veri.

Antonio detto Anto è il solo uomo della cricca e noi lo chiamiamo Principe perché ne ha i modi e la nobiltà d’animo, nella quotidianità è un serissimo e bravo professionista, il giovedì sera diventa il nostro “mattatore” ci fa ridere e riflettere e soprattutto ci ascolta, noi tre “ragazze” ci apriamo moltissimo a lui e lui ci dispensa consigli a suon di aforismi, tra quelli che noi amiamo di più “tutto scorre”, “i no a volte si danno a volte si prendono…poche bobe ragazze” “hai amato? E allora il tuo lo hai fatto. Basta pensare”.

A volte sottolinea le sue massime a suon di canzoni, di nicchia, popolari ma sempre molto adatte al momento. Sempre ci regala la sua massima attenzione ed empatia e non c’è mai cruccio o matassa che lui non sia riuscito a srotolare.

Il nostro principe ci riempie di attenzioni e ci fa sentire amate e protette come il migliore dei fratelli.

E’ difficile allacciare vere amicizie in età adulta ma quando si ha la fortuna di vivere questa grazia il rapporto si trasforma davvero in qualcosa di magico, un equilibrio perfetto, un coro dove ciascuna voce è unica e preziosa.

Le due principesse si chiamano entrambe Elisa.

Elisa G. ha attraversato molte prove difficili che avrebbero messo alla prova chiunque lei non ha mai perso sorriso e candore, conserva la fiducia piena e incondizionata nei confronti della vita che avrebbe una bambina che mai ne ha conosciuto il lato amaro.

Lei lo ha vissuto ma anche trasformato sempre in qualcosa di buono, è molto dolce e mai direbbe qualcosa che neanche lontanamente possa ferire, è sempre attenta e rispettosa, pensa e soppesa tanto, a volte troppo ma poi presa una decisione va per la sua strada dritta come un treno e sorridente e serena.

Noi insieme abbiamo riso di tutto e abbiamo sempre cercato di trovare spunti comici anche in grandi bufere, quelle che a volte ci hanno piegato e messo a terra per un po’, ma mai spezzato.

Elisa M. è una modernissima Alice, la fanciulla letteraria creata dalla penna di Lewis Carroll, solo che lei al posto che con il Bianconiglio parla con i gatti, li interroga, li aiuta, li sostiene, trova loro una casa e poi ci aggiorna tutti con le storie feline dei suoi protetti.

E’ una donna molto saggia e delicata, intelligente, trova in qualsiasi situazione un messaggio, uno spunto di crescita, ci pensa a lungo su, spesso ci dorme sopra anche più notti anzichè agire di pancia, come ad esempio faccio io, poi quando ci ritroviamo condivide con noi le sue riflessioni e tutti diventiamo più grandi insieme.

E poi ci sono io…un sorriso e un broncio, un broncio e un sorriso, ma sempre in rapidissima successione, io li intervisto, preparo accuratissime domande che poi gli sciorino velocemente, a volte li canzono un po’ e faccio qualche piccolo dispetto ma se occorresse per loro farei qualsiasi cosa, perché sono la famiglia che ho scelto, quella che ho trovato, quella che con amore curo.

Noi condividiamo tutto: tonfi e trionfi, un problema o dubbio di uno viene sviscerato e analizzato da tutti , sotto ogni punto di vista e ciascuno aggiunge alla narrazione il suo consiglio, il suo incoraggiamento, sempre con tanta energia e con quella punta di ironia che è scesa su di noi dopo i quaranta e che veramente ci sta salvando.

Quando ci incontriamo si aprono sempre dibattiti, una frase diventa il pretesto per ragionare sui massimi sistemi o anche semplicemente per cominciare a ridere così forte che dopo un po’ ci viene male ai muscoli dello stomaco, le rughe si sono distese e ci sentiamo così leggeri e sollevati che pare quasi siamo una combriccola di quindicenni.

Le nostre reunion, a casa mia, sulla luna, in qualche locale sono davvero aria fresca che entra e porta via ogni ragnatela, un tesoro da custodire, un balsamo per il cuore.

 

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