Nella vita di ciascuno di noi c’è un appuntamento con il destino, che ci coglie all’improvviso senza preannunciarsi mentre siamo impegnati a fare tutt’altro.
Sara stava gustando e progettando la sua vita, quella di una ragazza di ventidue anni ancora da compiere con tutta la vita davanti, sogni, progetti amore e un futuro da costruire con quella forza che si ha in quella stagione in cui tutto sembra possibile. Pochi giorni fa aveva scelto il pianoforte nuovo accompagnata dalla mamma, era indecisa sul colore “bianco o nero?”, progetti di lavoro per l’estate, esami da sostenere, tutta la bellezza della quotidianità.
Una quotidianità che a vent’anni ha il profumo del mare, l’eco del vento, il suono di una risata improvvisa, la melodia di una canzone, il profumo dell’estate che sta arrivando e il calore degli abbracci dati senza una ragione, solo perché il cuore è così colmo di emozioni da cercare una proiezione concreta tangibile della gioia che sta vivendo.
E’ assolutamente superiore alle mie forze trovare una ragione, una spiegazione logica davanti a un evento di questa portata, ieri sera stavo leggendo a letto, il pensiero rivolto a lei e ancora con qualche speranza per la sua sorte, un libro sulla spiritualità e sul cammino che ciascuna anima compie su questa Terra, siamo pura energia che trova un corpo durante la nostra esistenza terrena per poi tornare a una dimensione spirituale, energia sempre presente ma in diversa forma, questo era il succo del messaggio di quelle pagine.
E io guardo in alto e ti immagino per quello che sei ora, pura bellissima energia piccola Sara…
Penso a Sara e alla sua bellissima energia e la sento accanto a me nel momento in cui mi appresto a fare la cosa che mai avrei pensato di dovere fare: una lettera in suo ricordo. Energia sempre presente, come lei . Sara io la conosco da sempre da quando è nata, è stata battezzata lo stesso giorno di mia figlia, con lei ha condiviso infanzia e adolescenza, il mio babbo era il cugino di suo nonno. Io ho mille ricordi legati a lei e a suo fratello gemello Matteo, ricordi che voglio fare emergere perché tanto raccontano di lei e del modo speciale che ha di attraversare la vita: con forza gentilezza e tenacia. Tante parole un flusso di pensieri gioioso, un vortice di positività allo stesso puro: questa è l’immagine che ho di lei.
Due occhi meravigliosi dolci ed espressivi, brillanti, due vere stelle, grandissimi, una specie di Grandangolo sul mondo, capaci di fotografare la realtà con precisione e verità ma di restituirla ammorbidita, sempre illuminati dalla luce di un sorriso, io riesco ancora a sentire la sua voce di bambina, le sue parole gentili ma decise.
Si cambia tanto negli anni e molte volte non riesco a riconoscere in chi ho conosciuto da bambino il giovane in cui si è trasformato, eppure per Sara non è così, è come se ci fosse un morbido filo di seta che avvolge la bambina che è stata alla giovane donna che è diventata, certamente cresciuta ma sempre uguale e fedele a se stessa, con la stessa dolcezza l’allegria e quell’energia forte ma al contempo gentile e delicata che sempre l’ha contraddistinta.
Sara è cresciuta con mia figlia, l’ho vista bambina adolescente e donna, l’ho vista con un grembiulino bianco il primo giorno di asilo, l’ho ascoltata suonare il pianoforte sua grandissima passione, scegliere la scuola superiore, l’ho guardata affrontare ogni passaggio con decisione, con passione e grinta.
La rivedo travestita da principessa durante una festa di Carnevale, ridere a squarciagola a Roma durante una gita a fine anno scolastico con tutti i genitori, per poi diventare una giovane donna. Bellissima radiosa forte e delicata nell’approccio agli altri.
Io non posso assolutamente immaginare cosa provi un genitore davanti alla morte di un figlio, posso solo, con profondo rispetto e amore dare loro una carezza con il cuore e tutta la mia vicinanza, spero vi possa arrivare, sono una mamma anche io, certamente Goga e Luciano ora vedono come in una danza tutte le immagini della loro bambina a tutte le età, tutte le Sara che è stata, gli episodi buffi, io se chiudo gli occhi mi ritrovo a Venezia in una gita di famiglia, lei era venuta con noi e cantavamo insieme per cercare di distrarre mio figlio che era piccolo e forse si annoiava, non smetteva di piangere, cantavamo a squarciagola. Spesso ciò che completa il petalo di un rapporto genitore figlio sono piccole, piccolissime cose, la quotidianità, i gesti che si ripetono e poi il tempo che passa, le domande che cambiano, le scelte di vita. Sara è un fiore bellissimo forte e delicato, una corolla meravigliosa che in questo momento si compone con tutti i petali formati dai ricordi di chi l’ha conosciuta e amata, la famiglia, le amiche e gli amici, chi ha condiviso la quotidianità della sua vita universitaria e Matteo l’altra parte di lei : suo fratelllo.
Un fratello è sempre un’altra parte di noi stessi, la nostra radice, la persona da cui si torna nei momenti di difficoltà perché ci restituisca un’immagine nitida di noi stessi. Io penso che per Matteo questo sia ancora più vero, i gemelli hanno un rapporto speciale e ancora più profondo hanno condiviso uno spazio materno da sempre, ancora prima di vedere la luce e il mio pensiero è subito corso da lui quando ho saputo dell’incidente, pensiero che poi si è posato sui genitori persone a me care e da me amatissime per poi terminare su mia figlia, una delle amiche più care da sempre di Sara.
Ho sempre cercato con le parole ma soprattutto vivendo, di trasmettere a mia figlia il mio senso della vita. Come posso ora spiegarle la morte se sfugge per prima a me stessa nel suo significato più profondo?
Sara è sempre stata molto coraggiosa, con un modo tutto suo di affrontare le difficoltà: passandoci dentro, determinata e caparbia.
Il senso della vita forse ci è dato dalla traccia che lasciamo nei cuori delle persone con cui intrecciamo la nostra esistenza, veniamo al mondo per dare e ricevere emozioni, gettiamo inconsapevolmente semi in chi incontriamo, ci rendiamo promotori di un cambiamento, diamo amore. E’ questo a renderci eterni, non ciò che abbiamo trattenuto ma ciò che abbiamo donato.
Sarai nei sorrisi che hai regalato, nei consigli dati con quella forza e dolcezza che trasmetti, in ogni momento condiviso, nella leggerezza del ricordo, in un aneddoto che strappa un sorriso.
L’amore che ha dato Sara torna e vive in maniera indelebile nelle persone che l’hanno conosciuta in primis nella sua famiglia e poi in chi l’ha incontrata, guardata amata, nel suo coinquilino che non vedeva l’ora arrivasse il lunedì perché lei sarebbe ritornata dopo il weekend a san Marino, nei ricordi degli amici attoniti e increduli che hanno di lei la stessa immagine…..
Con tutto l’amore che ho
Chiara
I pensieri degli amici per te…
Giacomo: Siamo nati lo stesso giorno ci siamo sempre considerati gemelli astrali, ci davamo forza a vicenda ridendo e prendendoci in giro, continuerai ad ispirarmi sempre.
Mattia: le esperienze vissute con te rimarranno per sempre.Ti ricorderò per quello che eri e sempre sarai: una bella e brava ragazza.
Alice: Sara sei la mia migliore amica la sorella che non ho avuto la mia anima gemella.
Un filo invisibile che mai si spezzerà ci unisce.
Thomas: Ti ho conosciuto durante la pandemia. Sei stata per me tra le persone più importanti. Energia voglia di scherzare e fare mille esperienze. Questo mi ricorderò per sempre di te.
Arianna:” Vuoi essere la mia migliore amica?” mi hai detto tanti anni fa da bambine “Si per sempre” ti ho risposto. Una promessa stretta durante l’infanzia e mantenuta…per sempre.
Davide: “Un giorno scherzando mi hai detto -mi sento una nana vicino a te-. Ti ho detto: l’importante non è essere una donna grande ma una grande donna. Lo sarai per sempre.
Gioele: Complicità è la parola che sempre ci legherà. L’uno istigava l’altro alle risate.L’uno anticipava i pensieri dell’altro. Continuerò a pensarti sapendo che lo stesso sarà per te.
Giacomo: non ho mai creduto all’amicizia tra uomo e donna ma con te è stato diverso. Senza trucco eri ancora più bella mi mancherai.
Alessio: …sarai sempre la ragazzina dietro le poste con il cinquantino a cui chiesi se sapeva fare i cappellettiper riuscire a fare amicizia…direi che ci siamo riusciti alla grande! Avrai sempre un posto speciale nel cuore di tutti noi.
Filippo: Solare e scherzosa, sarai sempre ovunque noi saremo.
Claudia: una grande amica una ragazza piena di vita, sempre solare, il ricordo della tua anima gentile resterà nei nostri cuori. Nessuno muore sulla terra finchè vive nel cuore di chi resta.
Emanuele: Lei per me significa tutto, mi ha aiutato quando più ne avevo bisogno ed era la sola persona che mi cpiva davvero. E’stato davvero magico con lei, mi ha fatto capire cosa significa amare una persona per quello che è davvero. E’ la mia casa e il mio posto sicuro. Le devo tutto.
Monica: vorrei rivederti per cinque minuti per dirti quanto mi manchi, i tuoi consigli mi mancano, le tue risate le belle serate te che mi stringi la mano per darmi forza. Se avessi saputo che quel pomeriggio sarebbe stato l’ultimo insieme ti avrei abbracciata più forte.