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Libri sul comodino: “Cinquanta modi per dire pioggia”

“Cinquanta modi per dire pioggia”

 

“Cinquanta modi di dire pioggia” di Asha Lemmie è un libro che ho amato moltissimo, intriso di grazia, malinconia e saggezza.

“In un Giappone sospeso tra passato e modernità, una storia potente di libertà e di riscatto”.

L’ho terminato da pochi giorni eppure sento forte la nostalgia di Nori la sua protagonista, discendente di una delle più nobili famiglie del Giappone ma illegittima frutto di una relazione more uxorio della madre con un uomo di colore, proiezione concreta dell’amore ma anche della disobbedienza alle regole, peccato gravissimo per la mentalità familiare.

Nori viene abbandonata dalla madre davanti la ricchissima abitazione dei nonni, la famiglia Kamiza una delle più importanti del Giappone, e da loro cresciuta con fermezza, rigore, intransigenza, conosce poi il suo fratellastro Akira amatissimo e una serie di lunghissime peripezie che la riportano al termine del romanzo nel suo punto iniziale, ma con una visione ben diversa di sé stessa e della realtà.

 

Si dice che non si leggano libri a caso ma quasi loro cerchino noi, per regalarci un messaggio, un avvertimento, un monito.

“Cinquanta modi per dire pioggia” sussurra con garbo alle mie orecchie, mi vuole dire che chi è obbediente sembra apparentemente pavido e perdente in realtà è un vincitore, mi vuole suggerire di non lottare contro al destino e di onorare la famiglia e il passato con piccoli gesti ma anche con una visione chiara e autonoma della mia strada, del mio futuro.

Frasi migliori

“Mi sta insegnando la felicità delle piccole cose. Non sono uno che si accontenta facilmente, sono un perfezionista assoluto, però Nori si esalta di fronte a tutto”.

“La mansuetudine non era segno di debolezza. E l’audacia non era segno di forza.”

“Non fare domande. Non lottare. Non resistere. Non pensare, se il pensiero dovesse portarti dove non devi andare. Sorridi e fai quello che ti chiedono. Solo la tua vita è più importante dell’obbedienza. Solo l’aria che respiri. Promettimelo”.

“Nori restò da sola ma non le importava più. Il calore nel suo ventre si sprigionò verso l’esterno finchè non ebbe la certezza di brillare nell’oscurità, come una lucciola”.

Parte prima :

Nori cresce nella casa della nonna seguendo un codice di educazione rigido e severo crudele e ottuso, conosce Akiro suo fratello che diventerà amatissimo, parte della sua anima e che la ispirerà tutta la vita.

Parte seconda

Nori conosce la realtà del bordello e la formazione che è destinata alle ragazze, fatta di danze, cerimonie del tè, composizioni di fiori e fine conversazione, rifiuta la concezione artistica e decorativa alla quale è destinata.

Parte terza

La lettura del diario della mamma restituiscono a Nori una parte di sé.

Parte quarta

Il passato che ritorna e chiede una risposta.

 

Personaggi

Nori e Akira: li lega il fatto di essere nati dalla stessa madre, il loro è un rapporto di fratellanza autentico basato su affetto reciproco e reciproco sostegno.

Nori e la nonna:

La nonna cresce Nori secondo regole rigidissime vuole per lei il riscatto dal fallimento vissuto con la figlia, una donna che le ha disobbedito fuoriuscendo dalla schema previsto per lei.

Nori e Alice:

diverse per colore della pelle educazione e obbiettivi di vita, vivono un’amicizia vera e cercano di darsi reciproco aiuto e sostegno

Nori e Will

L’amore inteso come possesso e sudditanza questo vorrebbe Will da Nori

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