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Raccontare con la fotografia: la passione di Elia Stacchini

WWW.WORLDWATERWASTE è il titolo della fotografia grazie alla quale il sammarinese Elia Stacchini per gli amici Staccho classe 2002 studente del nostro Liceo scientifico ha vinto il quarto premio del concorso “Resiliente-mente”, pensato e realizzato dall’associazione Attiva-Mente in occasione della prima Giornata Nazionale di Educazione alla Cittadinanza”.

Due i filoni tematici promossi dall’iniziativa: disabilità e sviluppo sostenibile.

Lo scatto rappresenta una riflessione sullo spreco d’acqua mondiale, è rappresentato un getto che sgorga e si riversa su una superficie, lo sfondo è buio sembra quasi lunare.

Settimo posto per l’altra opera con la quale Elia ha concorso “Blind”, autoritratto dell’autore stesso che indossa la mascherina non a proteggere le vie respiratorie ma calata sugli occhi, richiamo palese alla cecità, enfatizzato da una particolare tecnica fotografica, che consiste in una più lunga esposizione dell’immagine, come a simboleggiare un fuggire dalla cecità”.

ph elia stacchini

La Resilienza è “capacità materiale di assorbire un urto senza rompersi”.

Una capacità dell’animo un esercizio che tutti noi abbiamo dovuto praticare in questi mesi difficili di paura e distanziamento. Elia lo ha fatto con l’aiuto del suo super potere preferito: l’amore per la fotografia, armato della sua macchina fotografica per realizzare video e scatti, un ponte per ritrarre la realtà con il valore aggiunto di una sua interpretazione personale, a volte frutto di un momento di suggestione, altre per catturare l’emozione , o ancora per dare una lettura personale della realtà

E’ una passione nata tanti anni fa, alla fine delle scuole elementari– racconta Elia- quando ho ricevuto in dono la Go Pro, una telecamera leggera, duttile che si presta a essere usata anche in acqua, ha acceso in me l’amore per le riprese e la sperimentazione, dapprima video poi anche per la fotografia, dei primi amo molto il fatto che mi consentono di realizzare delle mini storie, accompagnando la narrazione con il ritmo delle immagini che alternano, ora veloce ora lento a seconda dell’effetto e naturalmente con la musica. La fotografia invece è il mezzo che mi permette di “catturare” e rendere eterno un istante, prezioso e irripetibile, a 12 anni ho avuto la mia prima Reflex della Canon, la uso ancora è ottima per fare esercizio e imparare”.

I soggetti prediletti per video e foto sono sempre stati i luoghi conosciuti grazie ai viaggi, una passione grande e bruscamente interrotta dal primo lockdown dello scorso marzo “all’inizio mi sentivo come privo di stimoli,  in casa e senza possibilità di muovermi ho letteralmente chiuso la mia Reflex in un cassetto, poi ho deciso di trasformare un enorme limite in un’opportunità, quella di raccontare, in un video ho descritto con ironia quella che era diventata la mia routine, strappare un sorriso agli altri, sdrammatizzare mi ha fatto stare meglio….all’inizio di maggio, quando il decreto sammarinese ha consentito di uscire per praticare attività motoria grazie alla mia telecamera ho ripreso i sentimenti delle persone incontrate durante la passeggiata, chi rispondeva al mio saluto con emozione dopo tanti mesi di assenza di contatti, chi con spavento non essendoci più abituato, chi con gratitudine”.

Per quanto riguarda i soggetti prediletti dall’obbiettivo fotografico del giovane studente sammarinese sono senza dubbio i paesaggi, ritratti alla luce dell’alba o del tramonto”, ma nelle pagine Instagram di Elia staccho e staccho ph, ci sono anche quelli realizzati  in discoteca e nei locali, oltre che naturalmente dei volti degli amici “a volte sono un po’ imbarazzato nel chiedere, non tutti amano farsi fotografare ma sono immagini che amo realizzare”.

Oggi tutti caricano foto in continuazione, dalle pietanze consumate a pranzo al tempo libero a frammenti della giornata, perché tutto deve essere sempre condiviso?  Una domanda sociologica e sorprende la lucidità con la quale risponde un ragazzo di diciotto anni “A mio avviso non tutto deve essere sempre condiviso,  quando realizzo un video o un’immagine che mi piace e vorrei condividere mi faccio una domanda- può arricchire gli altri? Può dare una emozione? Può stimolare una riflessione? Se la risposta è affermativa lo faccio. Se mi sono piaciute le tagliatelle di mia nonna e le ho fotografate, benissimo la voglia di condividere, sacrosanto legittimo desiderio…ma le posto nelle storie e dono loro 24 ore di passeggera notorietà senza troppo pretese”.

 

Tra i sogni di questo giovane e appassionato fotografo e video maker quello di scoprire angoli suggestivi del mondo per immortalarne magia e mistero: gli Stati Uniti verso i quali sente un profondo senso di appartenenza,l’India,l’Oriente in generale, Tokyo ma anche Dubai, luoghi piuttosto che selfie che non ama particolarmente soprattutto perché sono realizzati con il telefono, uno strumento che non ama molto per realizzare scatti perché non consente di regolare esposizione in maniera ottimale, ha un tipo di zoom digitale e non lo conduce al risultato cercato da Elia con passione e costanza: la riproduzione di un attimo unico e speciale e reso al meglio delle sue possibilità tecniche e del desiderio di arricchire gli altri regalando ciò che lo ha emozionato e spinto a catturare un’immagine.

Viaggi, fotografia, una grande passione, il desiderio di perfezionarsi…..ecco cosa sognano i ragazzi al tempo del Covid e questo non può che regalare fiducia nel futuro!

Chiara Macina

 

 

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