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La posta delle emozioni: l’amicizia è per sempre? nessuno è per sempre

Per sempre è come mai: non esiste? – L’amicizia è per sempre? nessuno è per sempre

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Cara Chiara

l’amicizia è per sempre? Da ragazzina pensavo che lo fosse. Pensavo che le amiche mi avrebbero raccolto dopo delusioni d’amore, pensavo saremmo state a fare il tifo l’una per l’altra, sempre, e pensavo che il nostro rapporto, con qualche aggiustamento, sarebbe sopravvissuto ad ogni intemperia. Ma non avevo preso in considerazione un elemento fondamentale: le persone cambiano. Cambiano le prospettive, cambiano gli interessi, cambiano i frammenti di vita di ognuno di noi.

La fase finale dell’adolescenza ha eliminato il mio caposaldo sociale: nessuno è per sempre. Poco prima che iniziassimo l’università io e la mia migliore amica dai lontani tempi della scuola materna mettemmo il punto fine alla nostra amicizia. Il mio capo d’accusa era non saper ascoltare; il suo, quello di non essere presente.

Chi ha sbagliato? Forse entrambe. Forse nessuna. Forse il problema della vita è che la maggior parte degli elementi che la compongono ha un significato soggettivo, e sta tutto nell’interpretazione. Cos’è l’amicizia? È un fiore sensibile ad ogni folata di vento? È una catena che puoi tirare, perché tanto non si spezza? È fatta di parole vuote, di parole piene, di azioni e progetti comuni? È qualcosa che ‘a volte ritornano’ o quando qualcosa al suo interno smette di funzionare bisogna staccare tutto?

Nicole

 

La risposta

Cara Nicole

E’ la tua lettera ad aprire la “Posta delle emozioni” e accende la luce su un tema che amo molto: l’amicizia. Io penso che ciascuno di noi sia un essere in continua evoluzione e lo siamo dal primo all’ultimo dei nostri passi su questa Terra, in pochi tra quelli che ci stanno intorno riescono a sopravvivere a questo Tsunami di cambiamenti che ci investe.

Chi resta? Chi se ne va? Resta chi desidera camminare con noi, resta chi pur avendoci visto con le righe da apache tratteggiate sul volto tanto eravamo arrabbiati non reagisce, ma ci lascia fare, sapendo che il tempo della lucidità tornerà e quella che hanno davanti è solo una passeggera maschera di paura e rabbia non la vera essenza di quella persona. Ammaniti definisce l’adolescenza in modo geniale “una lunga ferita verso l’età adulta”, in questo lasso di tempo è tutto tanto, tutto rosso o tutto nero, o sei mio amico o non lo sei, facile che i rapporti non sopravvivano.

Mi domandi se per caso l’amicizia non sia una catena, da tirare, perchè tanto non si spezza. Sai, a volte si ha proprio la necessità di tirare.

A vote si è alla ricerca del proprio spazio nel cuore dell’altro e per definirne i confini si ha necessità di strattonare forte, di giocare al gioco della corda, di ritrovarsi con le mani ferite, il cuore che sanguina nella speranza che l’altro capisca e non molli, i punti di sutura sono sopportabili e necessari, non l’indifferenza.

Io ho capito una cosa: va bene strattonare, poi però è necessario anche spiegare perchè si strattona e tira la corda.

L’amicizia è davvero meravigliosa, preziosa, fragilissima, vale la pena custodirla. Qual è il segreto dell’alchimia tra due persone? Cosa rende davvero amici? Cosa fa in modo che con talune persone anche dopo decenni si continui a restare in superficie e che con altre ci si confidi? Ci si conceda il lusso di essere se stessi?
Non so, so solo che l’amicizia come tutte le forme d’amore è imperfetta e soggetta ad alti e bassi, è tutto tanto: l’affetto, la rabbia, la lontananza e vicinanza.

Chi resta? Chi se ne va? Lo scopriamo vivendo.

Leggi anche: Per sempre è come mai: non esiste?

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