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Diario segreto: l’amico speciale di ogni ragazza

L’adolescenza “quella lunga ferita che accompagna verso l’età adulta” è indissolubilmente legata a tante immagini: i primi batticuori, le delusioni, i brufoli, le prime uscite serali, la musica ascoltata ad ogni ora del giorno. Per le ragazze è il tempo del diario segreto, reso inaccessibile a tutti grazie a un lucchetto, magari cartonato con la copertina raffigurante un cuore rosso palpitante, le pagine bianche riempite di parole fitte fitte, con annotati gli episodi più salienti della giornata, che solitamente in quella fase della vita vertono su temi come l’amore, l’amicizia, i trionfi e le cadute, la vita di ogni giorno, i litigi con i genitori.

Un diario rappresenta il primo tangibile segno di indipendenza, il primo spazio privato e quel lucchetto altro non è che un modo per difendere la propria privacy. E’ positivo tenerne uno? Secondo gli psicologi è un bene che le ragazzine abbiano un diario, rappresenta una loro area privata, un ‘miglior amico’ che le ascolta, al quale possono dire tutto.

Purtroppo spesso i genitori giudicano, condannano o danno consigli affrettati anteponendo le soluzioni ai problemi dei figli, senza dare loro il sufficiente ascolto. Per le ragazze in particolare è molto importante sfogare le emozioni, le ansie e le paure senza ricevere nessun consiglio, nessuna predica e nessuna morale. Se si offre ascolto, poi, le soluzioni vengono da sole!

Il ruolo dell’ascoltatore è più spesso ricoperto da amici inesperti che non sanno cosa dire piuttosto che dai genitori sempre di fretta che non ritagliano spazio per la comunicazione. E allora chi meglio di un diario che per sua natura è silente, può prestarsi ad ascoltare tutto senza commentare? Tenere un diario è una prima forma di terapia per una persona (anche se molto semplice) e fa bene anche agli adulti, non solo alle ragazzine.

E’ bene che i genitori che hanno figli che tengono un diario siano rispettosi della loro privacy e non leggano mai o non parlino mai di quello che c’è scritto. Se un genitore è curioso, può iniziare un dialogo o fare domande offrendo ascolto, ma leggere di nascosto i loro segreti è un tradimento molto profondo che può far chiudere il figlio ottenendo esattamente l’effetto opposto a quello desiderato.

Chiara Macina

 

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