L’amore è più forte di tutto
Da oltre 50 anni Ghunter e Annette Sakcs noleggiavno una piccola imbarcazione a motore che Bastiano , un bagnino di Viserba aveva ereditato dal padre e che continuava a restaurare ogni anno a suggellare la lunga storia d’amore dei due anziani tedeschi.
Non era mai successo, però, che la coppia andasse per mare a novembre inoltrato. La giornata prometteva bonaccia nonostante una discreta foschia: il vero motivo della preoccupazione di Bastiano.
I due sposi aiutati da Bastiano portarono a riva la piccola barca. Sui loro volti una strana espressione, un sorriso lontano che prendeva il posto della loquacità solita di Gunther .
“ Thanke Bastianò”- disse Ghunter frettolosamente perché Bastiano li lasciasse il più presto possibile.
Annette salì per prima e sulla barca ciondolante si drizzò ben bene, poi emise un lungo sospiro prima di sedersi aiutata da Gunther che non le toglieva gli occhi di dosso.
Eccoli ancora una volta seduti l’una di fronte all’altro con le ginocchia appoggiate, nel mare dove spesso avevano fatto l’amore nelle magiche sere di luglio
“Ricordi quella volta nella notte senza luna che avevamo perso l’orientamento e anche il tuo reggiseno così che tornati a riva non c’erano i tuoi vestiti e rimanemmo entrambi in mutande. ? Disse Gunther
Al ricordo di questo episodio Annette ancora rideva a crepapelle .: “ L’abbiamo raccontato a tutti i nostri amici ma non abbiamo mai avuto il coraggio di raccontarlo a i nostri figli Julie e Jeans!”
“ E’ vero,”disse Gunther
“ricordi tutte le volte che con questa barchetta prendevamo il largo e arrivavamo fino a Cesenatico a mangiare il pesce sul canale” aggiunse Annette.
Quante scorpacciate prima della morte di Jens sospirò Gunther
Su quest’ultima frase la nebbia si infittì e calò un silenzio ancora più fitto.
Annette che temeva quel silenzio disse “ Eh si dopo l’incidente non abbiamo più affittato la barchetta”, poi come fra sé “ questa è la prima volta da allora “.
“ Quello per Jeans è stato il nostro più grande dolore che ha squarciato la nostra vita felice” commentò frettolosamente Gunther mentre cercava di orientarsi nella foschia.
“ Dopo i funerali e dopo aver sparso le ceneri in Tibet non ne abbiamo più parlato “ ribattè Annette aggiungendo” Avevamo fatto il patto con Julie: ogni anno lo avremmo ricordato andando al ristorante noi tre e facendo progetti di vacanza. Jeans non avrebbe mai voluto le nostre lacrime.”
Ora potevano rimanere in silenzio : lunghi sguardi e sorrisi, mani nelle mani.
Si erano già detti tutto nei giorni precedenti e non avevano più paura dopo aver molto ragionato a seguito della sentenza che i medici a seguito di numerosissimi ed estenuanti esami, avevano dato ad Annette.
Un mese di vita.
Avevano sempre amato la vita più di ogni altra cosa, più di qualsiasi dolore.
La lunga lettera scritta a Julie sarebbe arrivata l’indomani.
Gunther lentamente tirò furi dalla tasca interna del giaccone una bottiglietta e una scatoletta.
Le apri’ tutte e due. Annette nella tasca aveva due piccoli bicchieri che con un sorriso quasi ieratico allungò a Gunther che li riempì.
Mentre inghiottivano una per una le pillole non cessavano di guardarsi negli occhi tenendosi per una mano. Alla fine Ghunter si sedette vicino a lei e l’abbraccio stretta stretta.
Aspettarono senza più parole da dirsi, con l’unica certezza che li aveva accompagnati per tutta la vita:
L’amore è più forte di tutto.
L’indomani trovarono la piccola barca e sparse intorno ad essa, un mazzo di rose rosse, testimoni di quell’amore che non voleva essere spezzato neanche dalla morte.
Mimma