Il volume “San Marino 1462-1463. I patti di Fossombrone e la Bolla di Pio II”, a cura di Carlo Colosimo e pubblicato da Ente Cassa di Faetano, è stato presentato all’interno del ciclo “Nuove prospettive delle relazioni internazionali”, promosso dal Dipartimento di Scienze Politiche del prestigioso ateneo di Milano. L’evento si è svolto giovedì 9 novembre nell’Aula Pio XI.
Dopo la vittoria al Premio Nazionale di Cultura Frontino Montefeltro una nuova soddisfazione accompagna la pubblicazione del libro “San Marino 1462-1463. I patti di Fossombrone e la Bolla di Pio II”: la presentazione in anteprima all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
La proposta è arrivata lo scorso settembre dal professor Massimo De Leonardis, Ordinario di Storia delle Relazioni e delle Istituzioni internazionali, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche, nonché massimo esperto di questi temi a livello nazionale.
Al tavolo dei relatori insieme a De Leonardis presente anche Maria Pia Alberzoni, Ordinario di Storia Medievale alla Cattolica, e naturalmente il curatore del volume, Carlo Colosimo della Società di Studi Storici per il Montefeltro.
Ha partecipato all’evento una delegazione sammarinese.
Entro la fine di novembre è prevista la presentazione pubblica anche a San Marino. Seguiranno aggiornamenti nei prossimi giorni.
Il libro
“San Marino 1462-1463. I patti di Fossombrone e la Bolla di Pio II”, a cura di Carlo Colosimo e pubblicato da Ente Cassa di Faetano, raccoglie gli atti dell’omonimo convegno promosso dall’Ente del 2013 nel 550° anniversario di questo importante fatto storico. L’opera approfondisce il contesto politico e culturale nel quale la terra di San Marino venne con più forza ad emergere e affermarsi, raddoppiando di fatto della sua estensione territoriale. I saggi contenuti sono di Anna Falcioni, Francesco V. Lombardi, Marcello Simonetta, Cristoforo Buscarini, Oreste Delucca, Massimo De Leonardis, Michele Conti e Alessandro Marchi.
“Da un episodio specifico – commenta Antonio Paolucci, già direttore dei Musei Vaticani – come la firma di un documento pontificio, questo saggio indaga uno spaccato di dinamiche familiari, di equilibri di potere e di storia dell’arte che lo rende un contributo di eccezionale importanza.”
Il fatto storico
Con i cosiddetti Patti di Fossombrone si intende indicare l’iter che tra il 1462 e il 1463 portò all’emanazione della bolla con cui Papa Pio II ratificò gli accordi intercorsi tra la Comunità di San Marino ed il Cardinale Legato del Papa. Il 21 settembre 1462, a Fossombrone, una deputazione di sammarinesi (fra essi Marino Calcigni) firma un protocollo di “patti” con il Cardinale di Teano, Legato del Romano Pontefice, promettendo al Papa fedeltà e ubbidienza nella guerra contro Sigismondo Pandolfo Malatesta. I patti prevedono, in caso di vittoria, l’annessione al territorio della Comunità sammarinese dei Castelli di Fiorentino, Montegiardino, Serravalle.
Due giorni più tardi, il 23 settembre, Pio II Piccolomini ratifica l’accordo con un Breve, e l’anno seguente, il 27 giugno 1463, emette la Bolla “Comunitati et hominibus Terrae Sancti Marini” con cui ratifica la concessione dei tre castelli che aveva promesso. Ad essi si aggiunge spontaneamente – prima fedele a Sigismondo – il castello di Faetano. Da quel momento il territorio sammarinese vede più che raddoppiata la propria superficie, che non subisce nei secoli successivi sostanziali variazioni confinarie.